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Multato minorenne disabile che non è riuscito a mostrare ai controllori l’abbonamento dell’autobus che aveva nello zaino

Multato minorenne disabile che non è riuscito a mostrare ai controllori l’abbonamento dell’autobus che aveva nello zaino

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La brutta storia è sbarcata in Regione, dove il capogruppo della Lega Stefano Pastorelli ha riferito il fatto accaduto lo scorso 4 gennaio

Fa molto discutere la vicenda che ha visto come protagonista un 17enne disabile di Bastia Umbra, affetto da grave spettro autistico a cui è stata fatta una multa di 32,49 euro nell’autobus che lo portava a scuola, a Deruta, perché il giovane non è stato in grado di fornire l’abbonamento ai controllori, nonostante lo aveva a sua disposizione nello zaino, ma che vista l’emozione che lo aveva stranito non è riuscito a tirarlo fuori e mostrarlo.

La brutta storia è sbarcata ieri a Palazzo Cesaroni, sede dell’Assemblea legislativa dell’Umbria, dove il capogruppo della Lega Stefano Pastorelli ha riferito il fatto accaduto lo scorso 4 gennaio alle ore 8.40. “Conosco molto bene la famiglia – ha detto nella presentazione dell’interrogazione –: il ragazzo non parla, ha una disabilità medio grave evidente, è seguito da Sree di pertinenza. Inoltre, frequenta privatamente un centro specializzato per la condizione di disabilità che ne determina problemi di comunicazione e linguaggio. A quanto mi è stato riferito dai genitori, i controllori di Busitalia Umbria avrebbero anche aperto lo zaino e frugato nel portafoglio del giovane cercando la tessera di abbonamento senza riuscirci. E questo nonostante nonostante le manifestazioni accese dei coetanei presenti che lo informavano delle condizioni di disabilità del ragazzo”. 

Il minorenne disabile, per giorni e giorni non ha preso più l’autobus, dopo essere rimasto letteralmente choccato o choc emotivo che ha subìto infatti gli ha provocato una grave regressione che ora per fortuna sta recuperando.

Pastorelli chiede inoltre: “Vorremmo sapere quali provvedimenti Busitalia intenda adottare verso il proprio personale che, stando alla ricostruzione risulterebbe aver tenuto un atteggiamento privo di buon senso, non avendo rilevato lo stato di agitazione e disagio del ragazzo, e avendo tenuto una condotta che potrebbe non essere ritenuta conforme alla legge”.

A leggere la risposta di Busitalia, fornita dal direttore operativo è stato l’assessore regionale umbro ai trasporti, Enrico Melasecche, che ha spiegato di essere “dispiaciuto che sia avvenuto un episodio del genere. I quattro dipendenti BusItalia presenti alla fermata dicono che il tutto è avvenuto nella massima regolarità. Non voglio credere che addirittura i dipendenti abbiano preso il sacco dello studente e di loro iniziativa siano andati addirittura a guardare dentro. Questo viene negato e si sostiene che il ragazzo sia stato aiutato da un altro passeggero”.

Busitalia aggiunge pure nell’informativa che la famiglia avrebbe poi potuto pagare la sanzione entro 48 ore, mostrando l’abbonamento e versando solo 6 euro (alla faccia della sensibilità). Di scuse o indagini interne sull’accaduto però nessun accenno. Pastorelli ha annunciato che consiglierà alla famiglia di presentare querela.