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L’Umbria non è un paese per grassi

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La lotta all’obesità nella nostra regione sta dando risultati importanti, buone notizie arrivano soprattutto da Gubbio dove i dati sono in controtendenza mondiale

di Francesco Castellini – L’Umbria all’avanguardia contro l’obesità. Da tre anni ormai è attivo il progetto Eurobis (Epode Umbria Region Obesity Intervention Study), che si propone di intervenire per diminuire la tendenza all’incremento del sovrappeso e dell’obesità nei bambini e di sensibilizzare la comunità regionale ad adottare uno stile di vita più sano ed attivo.

Un progetto innovativo a livello internazionale, creato secondo la metodologia “Epode” (Ensamble Pre’venons l’Obesité des Enfants).

Un progetto necessario e importante, proprio perché in questa terra di mezzo i piccoli obesi sono tanti, troppi.

Nel confronto con l’Italia, che tra i Paesi europei è nella prima posizione per bambini con questi problemi, l’Umbria è nella parte alta della classifica delle regioni e rispetto a quelle confinanti è quella con i dati peggiori.

A tutt’oggi il 36 per cento dei bambini fra i 4 e i 12 anni umbri ha problemi di eccesso di peso. Di questi, il 9 per cento è in condizioni di obesità e il 27 per cento è in sovrappeso.

Il progetto Eurobis, (sito internet www.eurobis.it) promosso dalla Fondazione per la Ricerca sul Diabete e sostenuto da un finanziamento della Coca Cola Foundation, dura quattro anni, si esaurirà nel 2018, e interesserà in tutto circa 55.000 bambini umbri.

A questo si affianca l’iniziativa delle “piramidi informative” per il contrasto all’obesità infantile, che vede in prima linea Federfarma Umbria.

In concreto l’adesione di Federfarma Umbria al progetto Eurobis avviene attraverso l’installazione di circa 50 punti di informazione in altrettante farmacie sparse in tutto il territorio regionale.

Augusto Luciani, presidente Federfarma Umbria, e il professor Pierpaolo De Feo, direttore dell’Healthy Lifestyle Insititute C.U.R.I.AMO (curiamo.unipg.it) e coordinatore di Eurobis, sono soddisfatti del lavoro fin qui svolto e di questa consolidata e positiva esperienza che si sta rivelando efficace nel contrastare con un intervento multidisciplinare l’obesità ed il diabete in prospettiva anche negli adulti.

E proprio a proposito di adulti, secondo gli ultimi dati “PASSI”, nel territorio della USL Umbria 1 resta ferma la percentuale delle persone tra 18 e 69 anni che sono in sovrappeso (32%) e obese (11%), come quelle che sono in sottopeso e normopeso (57%).

Nel suo insieme l’eccesso di peso riguarda complessivamente il 43% della popolazione umbra, ovvero più di quattro persone su dieci.

E a ben guardare questi risultati, che si riferiscono al Perugino, Assisano, Media Valle del Tevere, Trasimeno, Alto Tevere e Alto Chiascio, complessivamente fotografano in qualche modo una situazione stabile e a tratti perfino in controtendenza rispetto all’allarmante aumento di obesità in Italia e nel mondo.

In occasione dell’Obesity Day, la giornata nazionale di sensibilizzazione su sovrappeso e salute, l’Azienda Usl Umbria 1 comunica i più recenti dati epidemiologici relativi alla diffusione nella popolazione delle condizioni di soprappeso e di obesità, avvalendosi degli aggiornamenti offerti dal sistema di sorveglianza PASSI (Progressi nelle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia).

Carla Bietta, responsabile del servizio di epidemiologia della USL Umbria 1, illustra la situazione dell’eccesso di peso (sovrappeso e obesità), uno dei principali fattori che incide sull’aumento delle malattie croniche non trasmissibili.

Nell’Azienda Usl Umbria 1 vengono realizzate in modo sistematico su tutto il territorio iniziative di prevenzione, con la promozione dell’attività fisica attraverso i Piedibus e i Gruppi di cammino, il ‘Parco Attivo’ del nuovo Grocco, ecc.; e sono attivi programmi di promozione di corrette abitudini alimentari.

Tali interventi prevedono il coinvolgimento di scuola e comuni ma anche dei pediatri di libera scelta (impegnati in un progetto per l’identificazione precoce dei bambini in sovrappeso od obesi) e dei medici di medicina generale che svolgono un’accurata attività di sostegno. Sono previsti inoltre interventi di valutazione e orientamento nutrizionale per le mense scolastiche e le residenze protette ed assistenziali.

La seconda linea di intervento riguarda la cura delle persone che hanno già problemi di obesità, attraverso l’offerta di percorsi terapeutici innovativi, con la presa in carico del paziente da parte di equipe multidisciplinari nei Centri “DAI” (Disturbi da Alimentazione Incontrollata).

E a forza di informare ed educare, alla fine i risultati arrivano.

A Gubbio, per esempio, il fenomeno del sovrappeso e dell’obesità si è ridotto nelle donne e si è stabilizzato negli uomini. Un dato in controtendenza mondiale e di grande rilevo che fa ben sperare.

Proprio per contrastare quello che l’Organizzazione Mondiale della Sanità all’inizio degli anni 2000 ha definito il “globesity” per sottolineare la diffusione rapida e planetaria dell’obesità e del sovrappeso, nella Città dei Ceri, fin dalla fine degli anni ’80 è attivo il progetto di educazione alimentare denominato “Città del ben…essere!!”.

Una strategia comportamentale da mettere in atto quotidianamente che ha dedicato grande attenzione al tema sovrappeso/obesità con iniziative che esaltavano la sana e gradevole alimentazione, la pratica dell’attività motoria e una buona gestione degli aspetti emotivi collegati al cibo.

E così, uno studio sulla popolazione del centro storico che, a distanza di 20 anni, ha rivelato una sostanziale stabilità dell’indice di massa corporea o BMI (che misura la presenza di grasso corporeo in eccesso in base anche all’altezza) nel sesso maschile dai 20 ai 60 anni, con lieve incremento nei soggetti over 60, e addirittura una riduzione del BMI nel sesso femminile a tutte le età, compresa la menopausa, dai 20 fino agli 80 anni.

“A distanza di vari decenni quindi – sottolinea Guido Monacelli, medico nutrizionista della USL Umbria 1 e presidente regionale ADI (Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica ) – i dati rilevati sembrano dare ragione alla filosofia del nostro progetto che propone stili di vita piacevoli e non oppressivi, come voleva sottolineare lo slogan di questo segmento del progetto ‘la travolgente storia d’amore fra muscoli e calorie’. Realizzando un approfondimento sulle abitudini alimentari e motorie e sulla capacità di gestione dello stress, Gubbio potrebbe rappresentare un’area test interessante per disegnare programmi di prevenzione su vasta scala dell’obesità, anche giovanile”.