Home Attualità L'Istituto Prosperius Tiberino al centro di dure polemiche

L'Istituto Prosperius Tiberino al centro di dure polemiche

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L’Istituto Prosperius Tiberino «da quando Barberi è presidente è passato da un utile di quasi due milioni ad un passivo di un milione nei primi mesi del 2021».
Il Pd umbertidese entra a gamba tesa sulla gestione delle partecipate comunali e della clinica riabilitativa.
Critiche che vanno a sommarsi alle tante lamentele di molti assistiti che chiedono maggiore attenzione da parte del personale sanitario, affermando (anche attraverso post pubblicati sui vari canali social) di sentirsi trascurati oltre il dovuto.
Il presidente Giuseppe Barberi, rispondendo, parla di «evidente strumentalizzazione politica con dati estrapolati da un contesto più ampio» e puntualizza di essere «solamente figura di garanzia, senza funzioni operative».
Quanto ai conti in rosso, spiega: «Le problematiche si devono allo stato di emergenza creato in seguito al Covid che nel 2020 ha bloccato l’attività per circa due mesi e nel 2021 ha colpito ancor più duramente la società a causa di un cluster interno che ha coinvolto degenti e dipendenti».
Su proposta del sindaco il Consiglio comunale di Umbertide ha quindi dato il via libera (all’unanimità) al progetto di fusione societaria per incorporazione di Umbria Digitale (della quale il Comune di Umbertide possiede lo 0,00184% delle azioni societarie) in Umbria Salute e Servizi.

L’assise, infine, su proposta del sindaco, ha approvato, l’esercizio della clausola di gradimento sul trasferimento delle azioni del socio privato dell’Istituto Prosperius Tiberino Spa così come previsto dall’articolo 5 dello statuto societario.

Le quote dell’Istituto Prosperius Tiberino Spa sono così ripartite: Prosperius Srl (socio privato) detiene il 52,38%, la Usl Umbria 1 il 36,82% e il Comune di Umbertide il 10,8%. Il 30 luglio è arrivata comunicazione da parte del socio privato (Prosperius Srl) di un accordo preliminare riguardante la vendita delle quote private ad un altro soggetto, ovvero la società Brugnoni Sanità Srl. L’atto è stato approvato con i sì di Lega, LiberaIlFuturo, Partito Democratico e Umbertide Cambia e l’astensione del Movimento 5 Stelle.
Sull’ingresso del nuovo socio privato, la Brugnoni Group Sanità, l’ex sindaco Marco Locchi, leader di Umbertide Partecipa, pur non entrando nel merito delle competenze, capacità e solidità, che «sicuramente non mancheranno», si dice «perplesso per il fatto che il gradimento (del consiglio comunale) sia stato espresso senza avere un termine di confronto con altri e senza un minimo di valutazione di un piano di sviluppo e di crescita».