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L’ingegnere Andrea Taddei confermato Presidente dell’Opera del Duomo di Orvieto

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I nuovi designati si erano presentati divisi in due schieramenti contrapposti, da una parte Taddei e dall’altra Fella e Pepe

Confermato nell’incarico di presidente dell’Opera del Duomo di Orvieto l’ingegner Andrea Taddei.
I nuovi designati si erano presentati divisi in due schieramenti contrapposti, da una parte Taddei e dall’altra Fella e Pepe.
Sono servite due votazioni per confermare Andrea Taddei.

L’Opera del Duomo di Orvieto, o Fabbriceria, è un ente autonomo avente il preciso compito di provvedere alla manutenzione e alla conservazione della Cattedrale e all’amministrazione dei suoi beni, ivi compreso il Modo (Museo dell’Opera del Duomo di Orvieto).

L’Opera del Duomo di Orvieto ha un’origine ecclesiastica. Nasce infatti sotto l’egida del vescovo Francesco Monaldeschi e con il pieno favore di papa Nicola IV, che pose la prima pietra della cattedrale nel 1290.

Nel periodo delle origini l’Opera è inscindibile dal cantiere, con cui di fatto si identifica, e assume la fisionomia di un organismo piuttosto semplice amministrato da un rettore ecclesiastico, generalmente un canonico o un converso di un monastero, eletto a vita e denominato operarius. Questi si occupa della direzione tecnica della fabbrica esercitando un controllo costante sull’andamento dei lavori e, contemporaneamente, svolge anche “funzioni economico-finanziarie”, raccogliendo e amministrando i lasciti in favore della cattedrale.

Oggi l’Opera del Duomo di Orvieto è un ente privato con propria disciplina giuridica che si configura come organizzazione non a fini di lucro con la qualifica di Onlus, stato giuridico che l’Opera del Duomo di Orvieto ha acquisito dal 1998.

La sua gestione è affidata ad un Consiglio di Amministrazione, di durata triennale, composto da sette membri, residenti nel comune di Orvieto e professanti la religione cattolica, nominati dal Vescovo (due membri) e dal Ministro dell’Interno, sentito l’Ordinario diocesano (cinque membri).

L’elezione del Presidente avviene nel seno dello stesso Consiglio tramite votazione segreta, cui segue il provvedimento di nomina del Ministro dell’Interno.