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La voce di Laura Chiatti per sostenere la lotta alla leucemia

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Laura Chiatti

L’attrice umbra ha doppiato un video per aiutare il Comitato per la Vita Daniele Chianelli e far conoscere le sue attività

Laura Chiatti

Per sostenere e raccontare le attività del Comitato per la vita “Daniele Chianelli”, di cui è madrina, Laura Chiatti ci mette anche la voce. La bella attrice umbra ha infatti doppiato un video realizzato al Residence “Daniele Chianelli” che descrive l’attività del Comitato impegnato da 30 anni nella ricerca, la cura e il supporto di malati di leucemie, linfomi, mielomi.

La Chiatti accompagna gli spettatori in un viaggio virtuale all’interno della struttura protetta che ospita bambini, ragazzi e adulti malati con i loro familiari, spiegando la funzione del Residence. “Perché quando la leucemia irrompe nella tua vita – scandisce la dolce voce di Laura – ti senti solo e disperato, ma c’è un luogo accogliente come una vera famiglia con tante persone pronte a tenderti la mano, farti sapere che non sei solo, che sconfiggere la malattia è possibile e che si può tornare alla vita come è successo a tanti bambini ragazzi e a adulti. Ogni giorno c’è un volto sorridente e rassicurante che si prende cura di te al Residence “Daniele Chianelli”. Le immagini scorrono illustrando la vita al Residence e alcune delle attività che quotidianamente vengono svolte nella struttura e nei Reparti di Ematologia ed Oncoematologia pediatrica dell’ospedale di Perugia, come ad esempio, la musicoterapia, l’arteterapia, il supporto psicologico, ma anche le feste e i momenti di vita e divertimento. Ecco perché è importante sostenere il Residence: per costruire una casa più grande dove continuare ad ospitare chi ne ha bisogno, “assistere malati e familiari con una equipe multidisciplinare che ogni giorno si prende cura di loro, sostenere la ricerca per un futuro senza leucemie”.

“Il messaggio – ha spiegato Franco Chianelli – che desideriamo trasmettere a tutti i nostri amici e sostenitori è che ciò che abbiamo realizzato insieme è meraviglioso, ma non possiamo fermarci, abbiamo un impegno morale con chi, malato di tumore, non ha un amico o una casa che lo possa accogliere nel periodo più critico della sua vita. Il nostro grande Residence è rimasto piccolo ma noi lo amplieremo. Ci riusciremo, con il vostro aiuto, perché l’amore per la vita è più forte anche del Coronavirus”.