La procura di Roma aveva sostenuto che il patron dell’università, e sindaco di Terni, dovesse pagare l’Ires in quanto più che un centro di formazione l’università rappresenterebbe una holding commerciale
Restano sequestrati i 20 milioni di euro di Unicusano, l’università di proprietà del sindaco di Terni Stefano Bandecchi.
La Cassazione ha infatti respinto il ricorso della difesa contro la ricostruzione della Procura di Roma che, in base alle indagini della Guardia di Finanza, aveva sostenuto che l’università dovesse pagare l’Ires in quanto più che un centro di formazione rappresenterebbe una holding commerciale.
Una consulenza di esperti aveva confermato quanto sostenuto dai finanzieri del nucleo Pef della Guardia di Finanza.
L’inchiesta della magistratura era partita dopo gli accertamenti riguardo una serie di imposte presumibilmente evase, e anche facenti capo ad un’escalation di prelievi di soldi dell’ateneo utilizzati per viaggi di lusso e trasferimenti in limousine, nonché l’acquisto di una Rolls Royce da parte del patron.
Di diverso parere Bandecchi che assistito dai suoi avvocati Filippo Morlacchini e Benedetto Marzocchi Buratti, aveva presentato ricorso.
