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Insulti agli specializzandi in Neurologia

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Contestata e denunciata all’associazione liberi specializzandi la direttrice della Scuola

 

Una storia che rasenta l’assurdità e l’indegenza, gli specializzandi della scuola di specializzazione in Neurologia del reparto dell’ospedale di Perugia, ripetutamente insultati dalla loro professoressa, si sono rivolti all’Associazione liberi specializzandi.

Il presidente dell’associazione, Massimo Minerva,dopo aver verificato la denuncia da parte degli allievi e tutta la documentazione (oltre venti ore di audio registrato, contenente insulti, che non riportiamo per rispetto agli allievi), che riporta anche la segnalazione di alcune violazioni nel loro orario di impiego dell’insegnante, ha inviato una email al rettore dell’Ateneo, al direttore generale dell’Azienda ospedaliera, all’Ordine dei medici, all’Ispettorato del lavoro e alla Procura della Repubblica, denunciando il fatto.

Gli specializzanti hanno allegato all’associazione una lettera di sfogo “La situazione è insostenibile Il personale medico, composto da medici strutturati del reparto e da giovani specializzandi in formazione, così come il personale non medico composto da infermieri, fisioterapisti, psicologi e personale di segreteria, sono ormai da diverso tempo in balìa della direttrice della clinica neurologica. Questa persona con il suo comportamento apertamente aggressivo e persecutorio, costruisce ogni giorno un clima di terrore e paura, basato su umiliazioni quotidiane, insulti, minacce e vessazioni di ogni tipo, che avvengono in modo pubblico anche davanti ai pazienti e ai loro familiari”

Nel documento viene sottolineato che “degli otto specializzandi inizialmente assegnati nel 2020 alla scuola di Neurologia di Perugia ne sono rimasti solamente quattro”

La denuncia dei futuri neurologi non resterà nel cassetto.

l’Università e l’Azienda Ospedaliera di Perugia hanno confermato di essere venuti a conoscenza della denuncia e di essersi attivati per gli accertamenti interni del caso, volti alla verifica puntuale dei fatti contestati, per quanto di rispettiva competenza.