Home Cultura “Incontro compostellano in Italia” dal 25 al 27 maggio a Perugia

“Incontro compostellano in Italia” dal 25 al 27 maggio a Perugia

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Come ogni anno, a Perugia, a fine maggio, si celebra il tradizionale “Incontro compostellano in Italia”.
Si tratta della più importante riunione annuale tra pellegrini, appassionati e studiosi del pellegrinaggio a Santiago de Compostela che si realizza in Italia.
Quest’anno l’incontro – il XXX della serie – dà appuntamento annuale a tutti i confratelli, gli amici del Centro Studi e tutti i pellegrini, nelle giornate che vanno dal 25 al 27 maggio a Perugia.


IL PROGRAMMA

25 maggio
Ore 18 Rocca Paolina – Sala della Cannoniera.
Inaugurazione della mostra fotografica Santiago in Umbria. Una tradizione sommersa.

26 maggio
O
re 10 – Auditorio di Santa Cecilia, via Fratti 1. Incontro di studio del Centro italiano di studi compostellani. Ore 16,30 Oratorio di Santa Anna, via Francolina 7 Capitolo generale della Confraternita di San Jacopo di Compostella.

27 maggio 
ore 11,30 – Partecipazione della Confraternita, in abito da cerimonia, alla Santa Messa che si celebrerà presso la cattedrale di San Lorenzo. Al termine, ammissione dei nuovi confratelli e consegna delle credenziali ai pellegrini in partenza.

La tradizionale cena di Fraternità del 26 maggio tra confratelli e pellegrini avverrà presso l’Hotel Sacro Cuore, Strada del Brozzo 12, Perugia.

Nel sito www.confraternitadisanjacopo.ite presso la segreteria della Confraternita segreteria@confraternitadisanjacopo.itinformazioni e aggiornamenti.

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IL CAMMINO DI SANTIAGO
Quando si parla di Santiago di Compostela quasi  tutti collegano immediatamente il nome con il Cammino di Santiago, la ben nota rotta dei pellegrini che termina nel limite nord – occidentale della Spagna, sulla tomba dell’Apostolo Giacomo. Il Cammino di Santiago non è solo una strada, ma è un fascio d’itinerari che dal XI secolo in poi collega il finis terrae gallego con il resto d’Europa. Tra i vari pellegrinaggi in Europa, Santiago de Compostela rappresenta ancora oggi un’eccezione: infatti il vero pellegrino di San Giacomo percorre a piedi l’intera strada che porta fino al santuario. Posta quasi ai confini del continente, la tomba dell’apostolo Giacomo ha da sempre attratto fedeli da tutta Europa. Arrivavano fino ai Pirenei per vie diverse ma, raggiunto Puente de la Reine, confluivano in un unico percorso detto il “Cammino” che attualmente attraversa parte della Navarra, il Paese Basco, l’are settentrionale della Castiglia e Leon e la Galizia. Lungo questo percorso, in parte su strade romane, ed in parte sulla via Aquitania dalla Francia fino ad Astorga, si muovevano gli uomini del Medioevo; e seguendo la via delle Cattedrali, la Jacobea, giungevano alle spiagge atlantiche per raccogliere il simbolo dei pellegrini: la vieira, conchiglia a larghe valve.

Tra le varie ipotesi la più accreditata sull’origine del nome della città santa, sarebbe quella che la fa derivare dal campo di stelle che con il suo bagliore fece scoprire la tomba di San Giacomo (Santiago in Spagnolo) ad un vecchio eremita. Il santo era stato martirizzato da erode con la proibizione che il suo corpo, decapitato, fosse sepolto. Le spoglie furono trasportate, segretamente, proprio laddove rimasero ignorate fino al nono secolo. Fu poi una luce soprannaturale a farle scoprire. Santiago assurse a simbolo aggregante della cristianità, di unione contro i mori. Nei secoli, da tutte le contrade d’Europa si è guardato a Santiago come ad una delle mete più sacre della cristianità, e tale la tomba dell’Apostolo è rimasta nella coscienza collettiva, anche se l’afflusso di pellegrini ha segnato una crisi considerevole nella prima età moderna.

Oggi si assiste ad una vera esplosione del Cammino di Santiago, che solo in parte è legata al turismo religioso; infatti la città spesso è reclamizzata come città da favola, sicuramente per la presenza del santo, ma anche per la sua effettiva bellezza, grazie alla quale è stata proclamata patrimonio dell’Umanità. Documentari, depliant, siti internet e un radicato immaginario collettivo, continuano a diffondere l’immagine intatta di luogo dal fascino quasi magico cui accorrere per assorbire e farsi possedere dall’atmosfera. Ed è soprattutto questa che richiama ed attira le folle: Santiago, infatti, non è un santuario terapeutico, non vi si recano malati in cerca di miracolose guarigioni, quindi, teoricamente questo è un pellegrinaggio che si dovrebbe prefiggere scopi prevalentemente devozionali e penitenziali. Ma oggi è diventato anche un percorso che si intraprende per spirito di avventura, per ammirare i monumenti romanici e gotici e per godersi gli splendidi paesaggi.

Perchè il Cammino oggi
Sicuramente, dal Medioevo ad oggi i motivi di peregrinazione sono mutati, in quanto il fenomeno è diventato più mondano. I primi movimenti verso Santiago traevano slancio prevalentemente da motivi di fede. Si decideva di arrivare alla tomba di Santiago per adorare le reliquie, oppure perchè si sperava in qualche evento miracoloso del Santo. Poi però il pellegrinaggio ha assunto anche altri significati. La maggioranza delle persone, oggi intraprende il Cammino  di Santiago, come strumento per una ricerca interiore, una sfida con se stessi, o un momento di riflessione, lontano dallo stress quotidiano. Paradossalmente a livello personale, chi ne trae maggior vantaggio sono proprio coloro che si considerano non credenti, perchè lavorando di più su se stessi, raggiungono un sentimento più forte di autoaffermazione. Inoltre, secondo recenti studi, è possibile identificare diverse figure del turista che si reca a Santiago. Si va dal pellegrino vero e proprio, colui che più di tutti ha diritto a ricevere la Compostela, ad un turista che percorre le stesse strade del Cammino ma a cui interessa solo visitare i luoghi senza dover soffrire. Santiago, rispetto al passato, oggi si riempe di turisti, pellegrini, cittadini spagnoli, escursionisti. Generalmente la maggior parte dei turisti giunge a Santiago nel periodo estivo, da giugno a Settembre, questo è dovuto principalmente al fatto che proprio in questo periodo hanno a disposizione le vacanze estive, ma anche perchè a luglio si svolgono importanti eventi dedicati all’Apostolo ed all’ascensione (24 e 25 luglio).