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Inchiesta su appalti Anas, Pileri e Verdini jr scelgono il silenzio di fronte al Gip

Entrambi agli arresti domiciliari hanno deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere

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Entrambi agli arresti domiciliari hanno deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere

Si sono tutte avvalsi della facoltà di non rispondere Tommaso Verdini, figlio dell’ex senatore Denis, e il suo socio narnese Fabio Pileri, che lo scorso 28 dicembre sono stati raggiunti da varie misure cautelari nell’ambito dell’indagine della Procura di Roma su un presunto maxi giro corruttivo riguardante gli appalti Anas.
Entrambi agli arresti domiciliari hanno deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere.

Il fatto che la linea difensiva decisa dai difensori delle persone coinvolte nell’inchiesta sia quella del silenzio fa pensare che forse dietro questo caso si potrebbe profilare la complicità di poteri forti.

Una strategia difensiva condivisa tra gli indagati e i loro difensori, che in questa fase preferiscono analizzare l’imponente impianto accusatorio, contenuto in centinaia di pagine. Alcuni hanno annunciato che faranno ricorso al Tribunale del Riesame, altri lo stanno valutando, ma sostanzialmente il primo confronto con gli inquirenti si è concluso in un nulla di fatto.

icordiamo che fra gli appalti finiti sotto la lente dei pm romani ce ne sono almeno tre che riguardano l’Umbria, per un valore complessivo di diverse decine di milioni di euro.