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Imprenditore umbro denuncia camorristi

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Arrestati due malviventi a Torre del greco, l’operazione di polizia è stata condotta dalla compagnia di Perugia, supportata da quelli del comando provinciale di Napoli

Due persone sono state arrestate dai carabinieri in un’abitazione di Torre del Greco, i due sono stati ritenuti vicini ad ambienti camorristici e considerati responsabili, a vario titolo, di tentata estorsione in concorso e danneggiamento ai danni di un imprenditore di Perugia, operante nel settore farmaceutico.

Durante la perquisizione domiciliare sarebbero state rinvenute due pistole con matricola abrasa e il relativo munizionamento. Le armi erano nascoste all’interno della cassetta dello scarico del water avvolte in buste di plastica.

Gli inquirenti ritengono i due malviventi essere vicini ad ambienti camorristici. L’operazione dei militari è stata condotta dalla compagnia di Perugia, supportata da agenti del comando provinciale di Napoli che hanno dato esecuzione a una ordinanza di custodia cautelare disposta dal Gip del Tribunale del capoluogo umbro, su richiesta della procura guidata da Raffaele Cantone, che ha confermato la seria preoccupazione per le infiltazioni comorrose in Umbria.

L’indagine è stata avviata dopo una denuncia presentata alla stazione carabinieri Fortebraccio dallo stesso imprenditore che ha denuinciato di essere vittima di atti intimidatori legati all’acquisizione della società. in particolare- ha riferito – che in precedenza si era recato a Milano per definire i dettagli della trattativa e in quello stesso giorno aveva ricevuto sul suo cellulare due chiamate che, con accento napoletano, lo esortava a non continuare e ad interrompere immediatamente la trattativa.

Dalle prime indagini è emerso che l’uomo, al suo rientro a Perugia, sarebbe stato vittima di altre telefonate in cui veniva minacciato di morte insieme alla sua famiglia e dopo qualche giorno è stata danneggiata la sua auto, con ammaccature alle fiancate e al vetro mentre a terra erano stati lasciati due proiettili a salve e una coppia di guanciole in plastica per l’impugnatura di una pistola.

Gli investigatori dopo avere acquisito i filmati dalle telecamere di sorveglianza della zona e dai rilievi del Ris, unitamente all’elaborato dei tabulati telefonici e da ulteriori approfondimenti investigativi hanno confermato gli elementi di presunta colpevolezza a carico di due giovani, risultati pluripregiudicati e residenti in Campania, ritenuti “verosimilmente” gli autori delle telefonate anonime e del danneggiamento dell’auto.

Il Procuratore Sergio Sottani

Il procuratore Sergio Sottani anche di recente ha evidenziato Il rischio di infiltrazioni mafiose definendolo “il vero problema per l’Umbria”, il “più grande” per la regione. Lo ha fatto in vista dell’inaugurazione dell’anno giudiziario con un quadro della situazione della criminalità sul territorio.
    “Non ci sono consorterie locali – aveva affermato Sottani – e nemmeno provenienti da altre regioni. Però mi sembra ormai evidente come si sia radicata la presenza di soggetti collegati alle organizzazioni criminali, penso al riciclaggio ma non solo.
Lo posso dire in base a quanto emerso dalle indagini delle Procure di Perugia e di altre città, alle condanne in altri distretti per soggetti che erano qui da noi e poi ci sono le interdittive prefettizie”.
Il procuratore generale aveva dichiarato “settori trainanti dell’economia umbra” sono l’edilizia, il turistico-alberghiero e l’agroalimentare.