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Impegno a recuperare l'abbazia di Sant'Eutizio di Preci

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Vescovo Boccardo: “Qui nacquero regola benedettina e scuola chirurgica”

Preci_Abbazia-sant_Eutizio-terremotoRecuperare l’abbazia di Sant’Eutizio di Preci: è l’obiettivo che si sono dati diocesi di Spoleto-Norcia, Regione Umbria, Protezione civile, Soprintendenza ai beni culturali e Vigili del Fuoco che si sono incontrati a Perugia, “per stilare un cronoprogramma dei lavori che servono per tentare di recuperare un monumento che, dal punto di vista storico, culturale e religioso, è più importante della stessa basilica di San Benedetto di Norcia” ha detto il vescovo, Renato Boccardo. “Da Sant’Eutizio nasce la regola benedettina e questo centro divenne famoso in tutta Europa per la sua Scuola chirurgica preciana: questo ci impone di intervenire quanto prima”, ha ricordato il presule. Prima di intervenire sul monastero, in gran parte distrutto, “occorre mettere in sicurezza la grande frana che ha portato via il cimitero soprastante e distrutto il monastero stesso”, ha evidenziato Boccardo. Il vescovo ha inoltre ricordato che nel territorio della sua diocesi sono oltre 200 gli edifici di culto danneggiati dai terremoti che si sono susseguiti dal 24 agosto scorso, passando per la grande scossa del 30 ottobre. “In tutta la Valnerina non abbiamo una chiesa agibile e per questo realizzeremo cinque centri di comunita’ dove potremo tornare a incontrarci con i fedeli”, annuncia il vescovo. Centri che saranno realizzati a Norcia, Cascia, Avendita,Campi-Ancarano e Santa Maria di Cistantinopoli. “Questi edifici saranno realizzati in cemento e legno grazie al contributo della Caritas italiana e dell’Austria. Caritas che sta dando unsostegno importante anche agli allevatori e ai produttori di Norcia”, sottolinea il prelato, che nel ringraziare quanti in questi mesi hanno operato nelle zone terremotate ha voluto evidenziare “l’impegno straordinario dei vigili del fuoco”.