Home Economia I dipendenti della Ex Novelli di Spoleto hanno sospeso lo sciopero

I dipendenti della Ex Novelli di Spoleto hanno sospeso lo sciopero

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Gli operai del ramo uova dell’azienda hanno protestato per ottenere il pagamento degli stipendi arretrati, ma oggi dopo sei giorni sono tornati al lavoro

Come riporta oggi Il Corriere dell’Umbria, lo stop della protesta è stato deciso dopo che l’avvocato Fabrizio Pavarotti, che rappresenta le curatele, ha comunicato formalmente alle organizzazioni sindacali impegnate nella vertenza la bozza di un accordo per il finanziamento ponte che l’aggiudicatario del ramo uova della ex Novelli, ovvero la Tartufi e Funghi di Gianluca Fondacci, si è impegnato a garantire alle curatele dei fallimenti Alimentitaliani e Gruppo Novelli e al liquidatore di Fattorie Novelli per far fronte sia al pagamento delle spettanze dei lavoratori che di altre spese da onorare per garantire la continuità produttiva.

Lo stesso Pavarotti ha poi indicato al massimo l’orizzonte del 27 dicembre per arrivare alla firma dell’accordo, che poi dovrà essere vagliato dal comitato dei creditori di entrambi i fallimenti e dai due giudici delegati, ovvero quello di Castrovillari e l’altro di Terni. Il finanziamento ponte, che dovrebbe valere tra 300 e 500 mila euro, porterà con sé il versamento degli arretrati ai lavoratori, con Pavarotti che si è impegnato a saldare tutte le spettanze: vale a dire metà della mensilità di ottobre, novembre, tredicesima e F24. Ma ci vorranno almeno altri 15 giorni prima che i dipendenti della ex Novelli possano incassare gli stipendi, peraltro già alleggeriti dal ricorso alla cassa integrazione straordinaria. Pavarotti ha stimato nella comunicazione ai sindacati il termine del 4 gennaio per ripianare gli arretrati verso i dipendenti, ma l’impegno assunto formalmente da tutte le parti è stato giudicato sufficiente dagli operai del ramo uova per far ripartire la produzione dopo sei giorni di sciopero e in una fase di mercato caratterizzata da un’elevata domanda. Se davvero nei primi giorni del nuovo anno gli operai otterranno tutti gli arretrati, le parti dell’operazione potranno concentrarsi sulla scadenza del 19 gennaio, ovvero il termine ultimo per arrivare all’aggiudicazione definitiva, che passa per il pagamento del saldo del prezzo di asta, vale a dire 5 milioni di euro, oltre i 500 mila euro già versati.