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Gubbio ricorda la strage del ponte sul Chiascio avvenuta a Branca nel 1944

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Martedì 13 giugno l’omaggio alla chiesa della Madonna del Granello e poi un’iniziativa per non dimenticare

E’ il 13 giugno del 1944, siamo nella fase conclusiva della seconda guerra mondiale, in piena ritirata tedesca, pochi giorni prima dell’eccidio dei 40 Martiri. Maria Orlanda e Lucia Ercoli, due sorelline di 8 e 9 anni, Mario e Alfredo Menichetti, due giovani di 17 e 30 anni, Latina Fiorucci, 27 anni, Lina Cola, 29 anni, Emilia Spigarelli, 39 anni, Erminia Fioroni, 50 anni, ed Enrico Passeri, 69 anni, sono intenti a lavorare nei campi quando vengono uccisi vicino al ponte sul fiume Chiascio a Branca, in seguito a un bombardamento. A togliere loro la vita sono le bombe sganciate dagli alleati: probabilmente le nove vittime vengono scambiate per i componenti di un accampamento tedesco. Tutto questo accade a Branca, un episodio che resta in ombra per anni e che tuttora è sconosciuto anche a tanti eugubini, malgrado il ricordo che ogni anno ne fanno i parenti delle vittime.

Il sindaco Filippo Stirati, che si è riservato in questo secondo mandato la delega alla Memoria, alla vigilia dell’anniversario dell’eccidio parla di una “doverosa restituzione e un necessario omaggio alle famiglie e ai discendenti delle vittime di questo drammatico bombardamento, che meritano un riconoscimento da parte di tutta la comunità: come avvenuto per l’eccidio di Villamagna e per la strage di Torre Calzolari, è tempo che tutta la città ricordi queste persone, la loro storia e il loro sacrificio”.

Il sindaco Stirati e il gonfalone della città saranno pertanto accanto alle vittime della strage di Branca martedì 13 Giugno, quando presso la Chiesa della Madonna del Granello, alle 18, si terrà una celebrazione in suffragio delle persone scomparse. Al cimitero di Branca, dove una lapide ricorda l’eccidio, verranno poi commemorate le vittime. In collaborazione con l’Associazione 40 Martiri verrà inoltre organizzato un momento di approfondimento storico, il prossimo 27 giugno nella Sala Ex Refettorio della Biblioteca Sperelliana, in occasione del quale, grazie al contributo di Fabrizio Cece e Gianluca Sannipoli, verrà ricostruita nel dettaglio tutta la vicenda della strage del ponte: un ulteriore modo per non dimenticare e continuare a tenere alta la luce sulle vittime e sulle loro storie.