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Fondazione Perugia una nuova immagine per il cambiamento nel rispetto del passato

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Antonio Romano, Cristina Colaiacovo e Fabrizio Stazi

Il logo ed il nuovo nome è stato ufficializzato nel corso dell’evento  “Il futuro dentro una Storia” che si è tenuto al teatro Morlacchi, con enorme sucesso di pubblico

Antonio Romano, Cristina Colaiacovo e Fabrizio Stazi

La Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia ha iniziato i festeggiamenti del suo trentennale con “Il futuro dentro una Storia” e con una importante novità, la nuova identità presentata al pubblico con un evento donato alla città per condividere questo importante traguardo che si è tenuto ieri sera, 30 maggio 2022, nello splendido scenario del Teatro Morlacchi di Perugia. Di fronte ad una platea di ospiti che ha fatto registrare il tutto esaurito, tra i quali numerosissime autorità, sollecitati dalla giornalista Rai Maria Concetta Mattei la Presidente Cristina Colaiacovo e Francesco Profumo, Presidente di Acri, l’Associazione nazionale che riunisce le Fondazioni di origine bancaria, hanno “aperto il sipario” con uno scambio di riflessioni che partendo dalle origini delle Fondazioni di origine bancaria, nello specifico dell’Ente perugino, hanno ripercorso tre decenni di attività a sostegno del territorio e del Paese. Guardando al benessere delle persone e allo sviluppo economico, in nome di quel principio di sussidiarietà orizzontale che da sempre anima la missione delle Fondazioni.

Antonio Romano e la presidente Cristina Colaiacovo

Grande l’emozione del pubblico quando siè giunti alla presentazione della nuova identità della Fondazione Cassa di risparmio di Perugia,  che da oggi si chiama Fondazione Perugia accompagnata da una immagine grafica rinnovata che conferma, anche visivamente, il percorso che da semplice emanazione del mondo bancario l’ha trasformata in un soggetto aperto e attivo sul piano progettuale capace di interpretare il territorio e di mobilitare idee ed energie per il bene comune. Il PER di Perugia assume il senso di una Fondazione che opera PER lo sviluppo, PER l’ambiente, PER la salute, PER l’educazione, PER il welfare, PER l’innovazione, PER l’arte, PER l’Umbria, PER tutti, PER te. Come sottolineato da Antonio Romano, Presidente di Inarea, la società di design leader in Italia nell’identità di imprese e istituzioni, la nuova immagine valorizza il grifo, simbolo di Perugia già presente nel vecchio logo, ridisegnato con tratti essenziali, secondo i codici dell’araldica, ed in posizione eretta, a simboleggiare lo “sguardo” rivolto al futuro.

L’evento si è concluso all’insegna del divertimento e dello spettacolo, con il mattatore Neri Narcorè che, accompagnato dalla sua band, si è esibito in veste di cantante con lo straordinario e avvincente concerto “Le mie canzoni altrui”, un excursus sulla musica italiana con particolare riferimento a quella degli ultimi trent’anni. Trenta anni di storia: era il 22 maggio 1992 quando, in applicazione della Legge Amato 1990, nacque la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia in seguito alla separazione tra l’attività creditizia, rimasta in capo alla Cassa di Risparmio di Perugia – della quale ha raccolto l’eredità – e quella filantropica.Da quel giorno la Fondazione ha iniziato adoperare come soggetto non profit, privato e autonomo volto a sostenere lo sviluppo sociale, culturale ed economico del territorio.

Gli interventi e gli investimenti in 3O anni di storia della Fondazione

Fino ad oggi sono state stanziate risorse per oltre 300 milioni di euro che hanno permesso la realizzazione di oltre 6.000 progetti nei diversi settori di intervento. I principali sono Arte, attività e beni culturali con 114,5 milioni; Salute pubblica con 52,4 milioni; Ricerca scientifica e tecnologica 45,8 milioni; Sviluppo locale con 40,4 milioni; Educazione, istruzione e formazione con 35,7 milioni; Volontariato, Filantropia e Beneficenza con 24 milioni.

Questi, in cifre, i frutti di una gestione virtuosa del patrimonio accumulato negli anni e confluito in parte nel Fondo dedicato “Pinturicchio”, gestione che nonostante le fluttuazioni del mercato azionario dovute in particolar modo alle crisi che si sono susseguite e alla mole degli investimenti, ha permesso alla Fondazione di consolidare e ad accrescere il proprio patrimonio, che ha raggiunto un ammontare complessivo di 514 milioni di euro.