Home Economia Fare acquisti pagando a rate, la nuova "moda" degli umbri

Fare acquisti pagando a rate, la nuova "moda" degli umbri

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Negli ultimi tre mesi quasi 30mila richieste per un importo medio di 16.500 euro

di Cinzia dell’Orti – Cambiano le tendenze anche in fatto di consumi e di modalità di pagamento. Basti dire che in passato servirsi della possibilità di comprare a rate prodotti vari era sinonimo di disagio e inferiorità sociale, e che poi invece col tempo questo pregiudizio è stato decisamente superato. Lo testimonia il fatto che si fa sempre più ricorso a strumenti di finanziamento cosiddetti “agevolati”, la cui utilità è quella di permettere l’acquisto immediato di un oggetto in cambio di comode dilazioni.

I principali vantaggi del credito al consumo sono: diluire, rendere quindi meno gravoso l’impegno finanziario; acquistare un bene, che non sarebbe stato possibile possedere con le risorse di denaro disponibili al momento; lasciare inalterata la capacità di indebitamento e mantenere il risparmio già costituito. In pratica il denaro viene rimborsato secondo un piano di ammortamento calcolato per un certo numero di mesi o di anni.

Ma se da una parte tale “finanziamento” ha il vantaggio di poter essere finalizzato agli scopi più svariati, come l’acquisto di un bene (auto, computer, abitazione) o servizio (vacanza, prestazione medica etc.); dall’altro tale modo di accedere al credito espone chi lo contrae al rischio di insolvenza, da cui possono derivare una serie di spiacevoli conseguenze, prima tra tutte l’iscrizione in banche dati come cattivo pagatore.

Ma tutto questo evidentemente non impensierisce più di tanto gli umbri, che, secondo i dati elaborati da Bankitalia e confermati dall’Osservatorio finanziamenti di Facile.it, rivelano senza ombra di dubbio che ormai questo modo di fare la spesa è diventato una tendenza diffusa e generalmente accettata. Basti dire che da novembre 2019 a gennaio 2020 sono stati elaborati quasi 30mila preventivi di persone residenti nel territorio regionale che hanno chiesto di poter accedere al credito al consumo. I dati raccolti forniscono una sorta di identikit del “debitore medio”, che ha tra i 40 e i 50 anni.

Di si indebita per far fronte ai bisogni primari, quali anche poter acquistare farmaci e sostenere spese mediche (3,41%), ma soprattutto per comprare auto usate (18,8%) o nuove (14%), per ristrutturare casa (14%) e consolidare debiti (13%). C’è poi chi chiede soldi per finire di pagare un immobile (7,43%), per finire di arredare l’appartamento (4,64%). In crescita anche la quota di coloro che chiedono prestiti per matrimonio o cerimonie (2,79%), per pagare le tasse universitarie o master (1,24%).

In pochi, invece, sono quelli disposti a esporsi con una banca o una società finanziaria per intraprendere viaggi e vacanze esotiche o per comprare una due ruote. L’ammontare medio elaborato da Facile.it è di 16.490 euro, col 22,5% delle persone che chiede preventivi per importi superiori a 25mila euro, il 20% per cifre tra i 10mila e i 15mila euro. La

durata preferita dell'”esposizione” è pari a 63 mesi, poco più di cinque anni, ma per pc ed elettronica le persone sono disposte a versare anche 10 anni di rate, 84 mesi per comprare casa e pagare una vacanza, 72 per lavori di ristrutturazione. Prestiti più corti, invece, per i mobili e le auto usate (60 mesi).

Articolo pubblicato nel numero di febbraio 2020 di Umbria Settegiorni