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È quanto afferma il capogruppo di Italia Viva nel Consiglio comunale di Perugia

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È quanto afferma il capogruppo di Italia Viva nel Consiglio comunale di Perugia

“’Sol chi non lascia eredità d’affetti, poca gioia ha dell’urna’ recita Ugo Foscolo nel suo celebre carme Dei Sepolcri. E si può essere certamente d’accordo con lui quando sostiene che, avendo fatto qualcosa di buono in vita, ci sarà qualcuno che piangerà la nostra assenza, rendendoci meno triste il commiato. Infatti, il ricordo e i sentimenti veicolati dalle sepolture sono strumenti attraverso cui i defunti continuano a vivere nella memoria dei loro cari. Un atto molto importante con modifiche che sono frutto di un adeguamento alla normativa regionale, ma soprattutto sono dettate dalla volontà di considerare le richieste provenienti dai cittadini, consentendogli di poter individuare la propria destinazione post mortem, e provvedendo personalmente alla stipula della concessione e al relativo pagamento. Ritengo che sia opportuno sottolineare alcuni aspetti”. È quanto afferma Emanuela Mori, capogruppo di Italia Viva nel Consiglio comunale di Perugia. “Con questa modifica – prosegue Mori – viene disciplinata in modo più dettagliato la possibilità di riacquisire alcuni manufatti, come già avvenuto in passato, per garantire un maggior decoro dei cimiteri con il recupero e la successiva concessione di quelli per cui vi è un disinteresse dei concessionari”.

“Ritengo che le risorse provenienti da tale operazione – aggiunge la capogruppo di Italia Viva – in questo modo dovrebbero essere destinate a un’edilizia cimiteriale a prezzi calmierati, per consentire a tutti, anche ai meno abbienti, di poter onorare adeguatamente i propri defunti perché ogni cittadino possa avere il diritto di essere sepolto in modo decoroso e nel cimitero più vicino al luogo dove ha vissuto. E allo stesso tempo reinvestire le risorse intervenendo per il recupero dei cimiteri del comune di Perugia, anche quelli più periferici, alcuni dei quali versano veramente in condizioni disastrose, e che, se non si interviene, continueranno a peggiorare. Infine sburocratizzare quanto più possibile le procedure che riguardano l’assegnazione di manufatti cimiteriali in quanto in determinate condizioni di fragilità le famiglie che abbiano subìto un lutto non debbano trovare ulteriori complicazioni nel difficile momento dell’inumazione”.