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Perugia celebra il co-patrono Sant'Ercolano

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La Chiesa perugina si appresta a celebrare –domani e dopodomani-  la festività del conpatrono sant’Ercolano, vescovo e martire, con celebrazioni spirituali ed appuntamenti storico-culturali per fare memoria di colui che morì decapitato e scorticato vivo, tentando di impedire a Totila, re dei Goti, l’invasione della città di Perugia.

La sua santità – ricorda un comunicato della diocesi – è testimoniata, secondo gli scritti di san Gregorio, dal fatto che, 40 giorni dopo la decapitazione, il corpo del vescovo venne rinvenuto intatto e senza i segni della tortura subita. Domani alle 10,30 ci sara’ la messa nella chiesa di Sant’Ercolano, e poi alle 17, nella stessa sede, verrà presentata l’iniziativa “Una medaglia per S. Ercolano – in ricordo di mons. Elio Bromuri”, a cura dell’associazione “Radici di Pietra”: in accordo con il rettore del tempio, don Francesco Benussi, e con il Sodalizio San Martino, l’ente proprietario di Sant’Ercolano, con il patrocinio dell’Università di Perugia, dell’Universita’ dei sapori e dell’Accademia di Belle Arti, l’iniziativa si prefigge di contribuire ai costi degli interventi necessari per la gestione della chiesa. E’ un progetto che e’ stato fortemente condiviso dal compianto monsignor Elio Bromuri – affermano i referenti dell’associazione – e che, da quest’anno, vorremmo dedicare alla sua memoria.

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