Home Attualità Devastante terremoto ad Haiti: 1.941 morti e 6.900 feriti

Devastante terremoto ad Haiti: 1.941 morti e 6.900 feriti

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Si aggrava il bilancio provvisorio del terremoto che ha sconvolto le poverissime province sud occidentali di Haiti, Il sima fortissimo si è sentito in tutta l’isola facendo ripiombare le persone nell’angoscia del devastante terremoto del 2010 che distrusse la capitale.
Il Primo Ministro di Haiti parla di “situazione catastrofica”, bandiere a mezz’asta sugli edifici pubblici a indicare un nuovo dramma a poco più di un mese dall’assassinio del presidente Jovenel Moïse Tweet.

Ad Haiti la situazione è disastrosa: persino gli aiuti umanitari sono dirottati dalle bande armate che ne assumono il controllo. Un inferno nell’inferno haitiano che dallo scorso mese piange il presidente Jovenel Moïse e da qualche giorno sta affrontando una nuova emergenza umanitaria dopo il terremoto di magnitudo 7,2 della scala Richter che finora ha ucciso 1.941 persone con oltre 6.900 feriti, secondo le autorità haitiane. Il bilancio è provvisorio e mentre si cerca di fare il possibile per salvare vite, anche la tempesta tropicale Grace che, sebbene abbia perso potenza trasformandosi in depressione tropicale, minaccia venti e piogge battenti. Il primo ministro Ariel Henry, che ha decretato tre giorni di lutto nazionale in ricordo delle vittime del terremoto, ha dichiarato lo stato d’emergenza che resterà in vigore per un mese in un paese già gravemente provato da una profonda crisi civile e politica culminata con l’uccisione si Moïse. Le province più martoriate dal sisma sono Nippes e Grand’Anse, che ospitano il 16% del totale della popolazione haitiana. Nonostante gli aiuti umanitari, inviati da più parti e destinati alla popolazione, l’azione di bande armate che controllano l’unico passaggio a Martissant, che collega la capitale alle zone terremotate, sta creando numerosi disagi. L’Unicef invoca l’apertura di un corridoio umanitario che permetta l’affluenza in sicurezza di aiuti alimentari e sanitari attesi dalla popolazione. “Speriamo davvero – ha sottolineato il responsabile dell’Ente locale Bruno Maes – che i gruppi armati permettano a questi aiuti umanitari di raggiungere le persone il prima possibile”. Un team di esperti, composto da personale sanitario, ingegneri strutturali, tecnici e logisti provenienti da sei paesi dell’Unione Europea, raggiungerà Haiti nelle prossime ore.  In partenza anche un medico italiano, specialista in maxi emergenze, nel gruppo, attivato nell’ambito del Meccanismo di Protezione Civile europeo, su richiesta delle autorità locali. Compito degli esperti europei sarà garantire il necessario supporto alle autorità haitiane nella valutazione delle priorità e nel coordinamento delle operazioni di soccorso e gestione dell’emergenza.

Mentre la pioggia e il vento si abbattono sull’isola, nonostante le strade interrotte e la pericolosità delle bande, sin dalle prime ore padre Rick e il team Saint Luc stanno portando soccorso sanitario nelle zone dell’epicentro e lavorando per ridare un tetto a centinaia di famiglie, ci hanno mandato la lista delle necessità piu urgenti. Siamo con loro, con tutto il nostro cuore e tutto l’ aiuto possibile. Ogni donazione è preziosa.

I team di medici e infermieri Saint Luc gia presenti nel Dipartimento di Grand’Anse sono stati sin da subito operativi soccorrendo i feriti e supportando l’ospedale Generale di Les Cayes, Padre Rick ha organizzato cliniche mobili e ambulanze che portano medicine, disinfettanti, materiali per suturare e ingessare i traumatizzati, acqua e viveri e quanto serve nelle zone dell’ epicentro e i feriti ai nostri ospedali.

All’Ospedale Saint Luc a Port au Prince, impegnato anche come Ospedale Covid, vengono eseguite TAC e radiografie ai feriti che giungono dalle province occidentali (26 ad oggi), sono stati predisposti 50 posti letto.

Tutti possono partecipare con una donazione.
Anche Umbria Settegiorni e quotidianodellumbria.it partecipano all’iniziativa solidale di Fondazione Rava

IBAN: IT39G0306234210000000760000 

A Port au prince le scosse sono state molto forti e la gente anche se piove, dorme fuori.

Il terremoto ha colpito comunità rurali poverissime, con case sono molto vecchie, fatte di materiali di scarsa qualità. Molte persone dello staff della Casa dei piccoli Angeli vengono dal Sud, le famiglie di 15 di loro hanno dei feriti o hanno perso la casa. Invieremo loro delle tende. Non sappiamo piu cosa rispondere però, quando ci dicono: cosa abbiamo fatto per meritare tutto questo?

 

 

PER DONARE:

• Con carta di credito e Paypal su:

dona.nph-italia.org e allo 02 54122917

• IBAN IT39G0306234210000000760000

• Dona il tuo 5×1000, C.F. 97264070158