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Decisa la chiusura ad auto e tir del viadotto Montoro

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Necessari lavori su uno dei piloni

Dopo il vertice tenutosi lunedì 1 giugno in Prefettura si è dunque decretata la chiusura totale del viadotto Montoro che si trova lungo il raccordo Terni-Orte, motivata dallo stato di grave pericolo del pilone danneggiato scoperto grazie all’immagine di un drone.
Oltre ai tir il divieto riguarda ora anche le automobili in transito.
L’Anas dovrà eseguire un intervento strutturale su uno dei piloni e i tempi previsti sono piuttosto lunghi. Si parla di mesi, visto che si deve ancora procedere con la progettazione, e sicuramente la chiusura andrà avanti per tutta l’estate.
L’Anas ha già predisposto delle deviazioni al traffico, da e per Roma, con percorsi differenziati in base al tipo di veicoli e con l’intento di non congestionare la circolazione sulla zona di Narni.
Sulla questione si è espresso il sindaco di Narni, Francesco De Rebotti: “Ieri mi è stato rappresentata, nella riunione indetta dalla Prefettura, la gravità della situazione del viadotto Montoro per il quale è stata decisa la chiusura immediata. Non discuto assolutamente la scelta per salvaguardare l’incolumità delle persone e sono certo che Anas farà del tutto per intervenire rapidamente. Ma la vicenda si trascinerà presumibilmente per mesi uscendo dalla categoria dell’emergenza, che ha comportato in passato l’utilizzo della viabilità interna ed urbana narnese per permettere (in caso di incidenti o neve) al traffico di defluire nei periodi brevi di chiusura. Questa vicenda non può essere affrontata allo stesso modo. Non è possibile riversare per mesi sul sistema viario narnese tutto il traffico della superstrada.
E solo assurdo pensarlo per la mole, le caratteristiche, la pericolosità del traffico soprattutto pesante. Già in questi giorni abbiamo assistito ad un fenomeno massiccio che si distribuisce su tutte le arterie e non solo sulla viabilità indicata, in particolare dei mezzi pesanti, numerosissimi, che utilizzano pur non potendo il passaggio a Narni Scalo, completamente indifferenti ai limiti di velocità. Sono numerose le segnalazioni dei cittadini in questo senso. Domani chiederò un cambio assoluto di strategia e di scelta per difendere l’incolumità dei miei cittadini, la vivibilità e la sicurezza di chi transita e chi risiede. Le soluzioni ci sono e chiedo a tutti i rappresentanti istituzionali del territorio, nazionali, regionali e provinciali di aiutarmi ed aiutarci a cambiare questa assurda scelta. Per quello che mi riguarda sono pronto ad intraprendere qualsiasi azione ed assumermi qualsiasi tipo di responsabilità nell’utilizzo di strumenti che impediscano questa ferita al nostro territorio. Non possiamo essere sempre e solo noi a Narni a subire gli eventi provocati dalla presenza di questa arteria vecchia, senza viabilità d’emergenza all’altezza.
Non possiamo essere solo noi da Narni a spingere per studiare ed attivare soluzioni diverse da quelle adottate”.

Anche l’assessore regionale Enrico Melasecche sposa l’ipotesi del sindaco di Narni riguardo alla soluzioni da trovare in fretta, ovvero far uscire i tir sulle rampe prima o dopo di quella di Orte dell’autostrada del sole. “I tir – afferma Melasecche – devono evitare Narni scalo, non c’è dubbio, e la soluzione non può che ‘spalmare’ il traffico pesante convogliandolo in una delle uscite dell’autosole (Fiano Romano, Magliano Sabina, Orvieto, Valdichiana), a seconda di dove provengano e dove siano diretti”.
“A quanto hanno spiegato i tecnici – prosegue – il problema è nella testa della pila verticale. La trave di destra è a posto, quella di sinistra si è spostata con gli anni, forse anche per qualche evento sismico, e si regge appena sullo spigolo. Da qui la decisione di interdire anche alle auto il transito, non solo ai mezzi pesanti”.
Melasecche ha già sollecitato l’Anas: “Mi hanno assicurato che verrà usata una procedura che sarà la più veloce possibile – rivela – mettendo in campo un pool di progettisti per poter accorciare i tempi canonici della progettazione e della conseguente approvazione. Certo, si parla comunque di mesi, il problema è serissimo”.

Per mercoledì 3 giugno sono previste due riunioni: una la mattina, di natura tecnica, con Regione, Comune di Narni, Anas, Società Autostrade; l’altra nel pomeriggio, coordinata dal prefetto di Terni, Emilio Dario Sensi, con tutte le istituzioni coinvolte.