Home Economia Dalla Regione sì alla riconversione sostenibile del Polo chimico Ternano-Narnese

Dalla Regione sì alla riconversione sostenibile del Polo chimico Ternano-Narnese

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Stabilimento Novamont di Terni

Via libera dell’Assemblea legislativa dell’Umbria che ha approvato all’unanimità la mozione promossa da Daniele Carissimi (Lega)

Stabilimento Novamont di Terni

L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato all’unanimità la mozione promossa da Daniele Carissimi (Lega) che prevede la “riconversione sostenibile del polo chimico ternano-narnese attraverso la valorizzazione sostenibile degli scarti della filiera agricola, investimenti in sviluppo e ricerca nell’industria del settore dei biomateriali e delle tecnologie verdi”. Approvato anche un emendamento proposto da Thomas De Luca (M5S) sulla fitorimediazione dei terreni contaminati.

Con questo atto, l’Assemblea legislativa impegna la Giunta a “stimolare la ricerca e gli investimenti in nuove tecnologie, in costante dialogo con gli attori del territorio, al fine di garantire la nascita ed il consolidamento di un rapporto sinergico tra ricerca e industria nel settore dei bio materiali e delle tecnologie verdi; incoraggiare lo sviluppo delle bioindustrie attraverso il sostegno all’innovazione e a processi di integrazione sinergica tra i settori chimico, agricolo e della gestione dei rifiuti; creare infrastrutture finalizzate alla formazione di nuove figure professionali altamente specializzate nonché alla valorizzazione delle professionalità già presenti all’interno del Polo chimico, attraverso il coinvolgimento di Its, Università, imprese locali e start up; sostenere la riconversione in chiave sostenibile delle imprese del Polo chimico Ternano-Narnese attraverso l’incentivazione e la promozione dell’industria ambientale e quella del riciclo e del recupero di materia dei rifiuti, nonché l’avvio di progetti pilota di produzione di biochemicals e biomateriali basati sulla valorizzazione sostenibile degli scarti della filiera agricola”. Infine la mozione impegna la Giunta a “sostenere l’uso di specie vegetali per la fitorimediazione dei terreni contaminati promuovendo la ricerca per l’utilizzo delle biomasse come materie prime seconde nel paradigma di economia circolare con il molteplice obiettivo di risanare i terreni, sviluppare nuove filiere industriale e non sottrarre suolo utile alla produzione alimentare”.

Nella illustrazione dell’atto, Carissimi ha rimarcato l’obiettivo di “promuovere la creazione a Terni della ‘Sustainable Valley’. In Umbria e in particolare nell’area Ternano-Narnese il settore chimico rappresenta un comparto fondamentale per l’economia locale, regionale e nazionale. Dopo la crisi del 2008 c’è stata una perdita di valore della produzione che negli anni non si è riusciti ad arginare e che oggi vede un settore in evidente difficoltà. Sono evidenti le difficoltà di ricollocare sul mercato le imprese del polo chimico, che adottano ancora processi produttivi che sviluppano un forte impatto ambientale e rispondono ad un modello di economia desueto. È arrivato il momento di cambiare marcia distinguendosi nel settore ambientale. Dobbiamo superare la crisi e traghettare le imprese verso un futuro fondato sulla sostenibilità ambientale e sull’economia circolare, con una riconversione nel campo della bioindustria e investimenti nella ricerca. Il polo ternano può e deve diventare un modello di sviluppo abile a rilanciare il nostro territorio trasformando Terni nella città dell’industria verde, che acceleri il processo di transizione verso l’economia circolare, attraverso la riconversione del polo chimico, il risanamento e la bonifica dei siti industriali, coniugando l’asset industria con il rispetto dell’ambiente, la promozione di iniziative ed investimenti per la creazione di filiere di bioeconomia circolare, integrando la filiera dei biomateriali e quelle del comparto agricolo”.

INTERVENTI

Michele FIORONI (assessore): “Un plauso a questa mozione. La progettualità del polo chimico di Terni è centrale nel Pnrr e nel quadro della nuova programmazione economica. Il problema dell’economia umbra è di attivare nuovi modelli di specializzazioni verticali coerenti con il sistema paese. Il progetto di Sustainable Valley valorizza gli scarti agricoli e attiva un nuovo sistema di agricoltura che potrebbe coinvolgere l’intero comparto umbro. Stiamo parlando di una nuova economia che integra le filiere. Un aspetto fondamentale è aumentare la quota di valore aggiunto che si concentra in un territorio. Larga parte del valore in questo caso verrebbe realizzato nella nostra regione. È una svolta epocale rispetto ad un modello di sub fornitura che ha difficoltà a resistere alle folate congiunturali. Non basta integrare filiere, la vera sfida che vogliamo perseguire è concentrare le risorse. Dobbiamo puntare ad un modello di governance pubblico-privato per quell’area, attivando una integrazione totale anche sul sistema della ricerca e delle competenze. Dobbiamo creare ecosistemi territoriali affinché questa area possa diventate attrattiva. Serve una nuova economia, e l’Umbria può diventare un punto di riferimento”.

Thomas DE LUCA (M5S): “La mozione, pienamente condivisibile, traccia una strada ineludibile, il futuro è basato sulla sostituzione della plastica con materiale organico. È mancata una governance in passato. Oggi più che mai c’è la necessità di metterci le mani. L’esempio che più volte ho portato è stato quello di Porto Torres. Propongo un emendamento per sviluppare ricerca per cogliere la possibilità di utilizzare specie vegetali per la fitorimediazione dei terreni contaminati. Un tema rivoluzionario, che ha un impatto zero e un costo esiguo”.