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Coronavirus, la Giunta regionale rafforza le misure organizzative per attività ospedaliere, test e vaccinazioni

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Il rafforzamento delle misure per le attività ospedaliere è stato predisposto con il coordinamento della Direzione regionale Salute e Welfare, insieme alle Direzioni delle Aziende ospedaliere e sanitarie umbre

Il rafforzamento delle misure organizzative per le attività ospedaliere per la gestione dell’attuale fase pandemica, il potenziamento dell’offerta dei test per la ricerca di Sars-CoV-2 e il coinvolgimento dei medici in formazione specialistica nella campagna di vaccinazione antiCovid 19: la Giunta regionale dell’Umbria, con tre delibere approvate nella seduta odierna su proposta dell’assessore alla Salute Luca Coletto e annunciate ieri insieme alla presidente della Regione Donatella Tesei in un incontro con le organizzazioni sindacali, mette in campo ulteriori misure per affrontare il contesto epidemiologico che vede, in Umbria e nel resto d’Italia, una diffusione del contagio in ascesa esponenziale, in gran parte sostenuta dalla variante Omicron, che si avvia a diventare la variante predominante nel territorio umbro, caratterizzata da una elevata contagiosità con una relativamente bassa pressione sul sistema ospedaliero.
“Al momento attuale – sottolinea l’assessore Coletto – sono attivi Reparti Covid presso le Aziende Ospedaliere di Perugia e di Terni, con terapia intensiva e ricoveri ordinari, gli ospedali di Città di Castello, con ricoveri ordinari, e di Foligno, con ricoveri ordinari e di terapia semi-intensiva. Sebbene la pressione ospedaliera sia, al momento, ancora gestibile, l’aumentare del numero dei casi positivi inevitabilmente comporta anche un aumento progressivo del numero dei ricoveri con quello che ne consegue in termini di impiego del personale. Per questo abbiamo deliberato di attuare lo scenario 4 del Piano di gestione dei posti letto della rete ospedaliera per l’emergenza Coronavirus, che prevede l’attivazione complessiva di 197 posti letto dedicati al Covid, di cui 72 all’ospedale di Perugia, di cui 10 di terapia intensiva, 52 in quello di Terni (6 di questi di terapia intensiva, 30 all’ospedale di Città di Castello, e 42 in quello di Foligno (20 dei quali di terapia semintensiva). Prevista l’attivazione anche di 24 posti letto complessivi dedicati Covid nelle Rsa di Perugia e Terni”.
“Nel caso di ulteriore incremento di occupazione dei posti letto di area medica e terapia intensiva – aggiunge l’assessore – si passerà allo scenario 5 del Piano, con una rimodulazione flessibile in relazione all’andamento pandemico e alle necessità di ricovero. L’aumento dell’offerta dei posti letto terapia intensiva – ricorda – è realizzata anche sfruttando i moduli esterni forniti dalla struttura commissariale”.

“La strategia della Regione – aggiunge Coletto – è da sempre orientata a tre obiettivi irrinunciabili: salvaguardare il Servizio sanitario in maniera tale da tutelare coloro che vi ricorrono e la operatività del sistema, gestire le attività socio-sanitarie assistenziali territoriali in modo da evitare il ricovero ospedaliero nei casi positivi pauci-sintomatici con adeguate terapie domiciliari e, dove indicati, con anticorpi monoclonali e , ultimo ma non per importanza, gestire le attività di tracciamento e testing al fine di contenere l’aumento del numero dei casi positivi”.

“Indispensabile – prosegue – in una situazione come l’attuale che vede la rapida diffusione del contagio, l’elevato numero di soggetti positivi e di contatti, con un notevole sovraccarico dell’attività legata al percorso ‘contact tracing prelievo- tampone’ e il conseguente allungamento dei tempi per l’esecuzione dei test per SARS-CoV-2, che vengano attivate tutte le possibili risorse per far fronte all’aumento del numero di soggetti da sottoporre a test: abbiamo pertanto disposto il coinvolgimento dei Laboratori privati accreditati e autorizzati all’esecuzione del test molecolare per SARS-CoV-2 nell’attività di testing dei soggetti presi in carico dal Servizio sanitario regionale, perché casi o contatti di caso COVID-19. Le Aziende sanitarie di competenza territoriale sono chiamate a stipulare con urgenza una convenzione con i laboratori privati, che rivestono, in questa fase, un ruolo specifico nella tutela della salute pubblica. La Giunta regionale – rileva – ha stabilito l’applicazione della tariffa di 45 euro per il test molecolare con metodica rRT-PCR per Sars-CoV-2 e di 15 euro per il test antigenico. Inoltre, ho personalmente proposto in Commissione Salute nazionale che i test antigenici effettuati in farmacia debbano essere gratuiti non solo per gli studenti, come già previsto in Umbria, ma per tutti i cittadini, soprattutto quelli meno abbienti”.
Nella seduta odierna, inoltre, è stato approvato lo schema del Protocollo d’intesa tra l’Università degli Studi di Perugia, la Regione Umbria, le Usl Umbria 1 e Umbria 2 per il coinvolgimento dei medici in formazione specialistica nella campagna di vaccinazione antiCovid 19 “al fine di aumentare al massimo le attività di vaccinazione, vera arma contro il contagio e la sua diffusione”.
Il rafforzamento delle misure per le attività ospedaliere è stato predisposto con il coordinamento della Direzione regionale Salute e Welfare, insieme alle Direzioni delle Aziende ospedaliere e sanitarie umbre.

 


Coronavirus; Protezione civile regionale, Comuni umbri e volontari di Prociv impegnati per aumento attività di “contact tracing”

(Aun) – La persistente crescita esponenziale dei casi Covid nella seconda parte del mese di dicembre ha determinato, non solo in Umbria, significative criticità sulla tenuta delle attività di “contact tracing” condotte dalle Aziende Sanitarie.
Presso alcuni Comuni umbri è stato già sperimentato con successo, garantendo le opportune attività formative, di accreditamento e rispetto delle norme sulla privacy e trattamento dei dati personali, il supporto a tali attività da parte del volontariato di protezione civile, peraltro già fortemente impiegato nella distribuzione dei DPI, nelle attività di assistenza alla popolazione presso i centri vaccinali e “drive-in”, presso i Centri operativi comunali (Coc).
Per far fronte a tali criticità e, nel rispetto delle nuove indicazioni nazionali, recuperare quanto prima il tracciamento, la Regione sta attivando in queste ore, in collaborazione con i singoli Comuni e i rispettivi Centri operativi comunali (Coc), ANCI Umbria e la Consulta regionale del Volontariato, un ulteriore supporto tramite propri dipendenti, afferenti al Servizio regionale protezione civile, e ulteriori volontari di protezione civile. Ciò consentirà un significativo incremento dell’attività di tracciamento.
Questo è quanto emerso nel corso dell’odierna riunione del Centro operativo regionale (Cor), coordinata dal direttore regionale competente per la protezione civile, Stefano Nodessi Proietti, presente anche l’assessore regionale, Enrico Melasecche, il commissario all’emergenza coronavirus, Massimo D’Angelo, il direttore regionale alla sanità, Massimo Braganti, il presidente dell’ANCI Umbria, Michele Toniaccini, rappresentanti della Consulta regionale dei volontari di Protezione civile, e la maggior parte dei sindaci umbri.
L’odierna riunione, infatti, ha visto la partecipazione della quasi totalità dei Comuni dell’Umbria attraverso i rispettivi Sindaci o loro delegati e la straordinaria partecipazione (oltre 330) dei volontari al “webinar” di formazione al tracciamento, organizzato dalla Protezione civile regionale, in collaborazione con la direzione regionale della sanità e della struttura del Commissario straordinario D’Angelo.
A nome di tutti i sindaci umbri il presidente dell’ANCI regionale, Michele Toniaccini, ha voluto sottolineare i positivi rapporti e la grande collaborazione con la Regione Umbria, ed in particolar modo con la Protezione civile regionale e con il Commissario straordinario, soprattutto in questa particolare fase di emergenza.
Nel corso della riunione il Commissario D’Angelo ha inoltre riferito di aver avuto contatti con il Colonnello  Marchi della Difesa, e di aver fatto una specifica istanza per la realizzazione di 4 “drive-in” sul territorio regionale con personale militare per la somministrazione dei test antigienici, ciò al fine di poter ridurre il periodo di quarantena per i soggetti interessati.
Infine, è stato anche anticipato che a breve la Giunta regionale adotterà una delibera relativa ad un accordo con il sistema regionale delle farmacie per disporre la gratuità dei test antigienici per tutti i soggetti in età scolare.


Coronavirus, giunta regionale estende dal 1 al 12 gennaio 2022 programma test antigenici gratuiti a tutti gli studenti fino alle scuole superiori

Perugia, 31 dic. 021 – La Giunta regionale  dell’Umbria, su proposta dell’Assessore Paola Agabiti, ai fini della ripresa regolare delle attività didattiche dell’anno scolastico 2021-2022, a partire dal 1° gennaio e fino al 12 gennaio 2022, ha approvato l’estensione del Programma di somministrazione di test diagnostici antigenici rapidi, su base volontaria e gratuita, per la identificazione di eventuali casi di positività al contagio da SARS-CoV-2, agli studenti iscritti alla scuola secondaria di primo e secondo grado, statale e paritaria, e ai percorsi di Istruzione e formazione professionale (IeFP), svolti sia presso gli Istituti professionali statali, in regime di sussidiarietà, che presso le Agenzie formative autorizzate.
I test potranno essere effettuati presso le farmacie private e pubbliche che hanno aderito all’accordo con la Regione Umbria.


Covid: test antigenici di fine quarantena presso i medici di famiglia e pediatri

A partire da venerdì 31 dicembre, sulla base degli accordi già sottoscritti tra la Regione e i rappresentanti dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, i soggetti contatti di caso positivo al Covid-19 già presi in carico dalla ASL, potranno effettuare i test antigenici di fine quarantena anche presso il loro medico o pediatra di riferimento. E’ quanto riferisce il Commissario per l’emergenza Covid della Regione Umbria, Massimo D’Angelo. I test vanno eseguiti dopo almeno 7 giorni di quarantena, nel caso il soggetto risulti vaccinato con ciclo completo, e dopo 10 giorni nel caso di soggetto non vaccinato. Sarà poi il medico o pediatra a provvedere alla registrazione nel sistema Tessera Sanitaria e in maniera automatica l’esito sarà trasferito alla ASL di competenza. Il risultato negativo del test determinerà la fine della quarantena, senza ulteriori comunicazioni da parte della ASL. A tal fine le ASL stanno distribuendo circa 18.000 tamponi ai medici di medicina generale e ai pediatri di libera scelta.


Incontro presidente Tesei ed assessore Coletto con segretari regionali Cgil Cisl Uil. Illustrate le misure previste dalla giunta regionale

Si è tenuto questo pomeriggio l’incontro convocato dalla Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, a cui ha partecipato la stessa Presidente, l’assessore Luca Coletto e i segretari regionali di Cgil, Cisl e Uil, Vicenzo Sgalla, Angelo Manzotti e Maurizio Molinari per illustrare la situazione sanitaria umbra in merito all’emergenza Covid.
La presidente, dopo aver ascoltato i sindacati, ha ribadito la disponibilità, nonché l’utilità, di un continuo confronto con le forze sociali. Presidente e assessore sono poi entrati nel merito delle tematiche e problematiche sollevate dai sindacati, “difficoltà – hanno sostenuto – in gran parte riguardanti tutte le regioni italiane, disegnando il quadro attuale a iniziare dall’aumento registrato in Umbria dei casi di positività al covid, dovuto alla contagiosità di omicron, ma anche dall’elevato numero di tamponi effettuati, ben 6 volte più alto della media nazionale. Nella nostra regione viene tamponato ogni giorno circa il 3% della popolazione regionale, contro lo 0,5% della media nazionale”. L’assessore Coletto ha anche sottolineato che è in dirittura d’arrivo un accordo con l’Esercito Italiano, come richiesto anche dagli stessi sindacati, per incrementare i punti dove possibile fare i tamponi.
In merito ai vaccini, è stato sottolineato che l’Umbria, come riportato dalla fondazione Gimbe, è tra le regioni migliori per popolazione vaccinata e per quantità di terze dosi (coperta con il booster il 62,1% della popolazione regionale contro la media italiana del 58,9%), dimostrando una elevata capacità vaccinatoria, incrementata anche dall’orario prolungato sino alle ore 24 in 4 hub vaccinali.
Tra gli argomenti affrontati: scuole, quarantena e tamponi per gli studenti. La presidente Tesei ha confermato che non è prevista una quarantena di 14 giorni per gli studenti delle classi ove è stato riscontrato un positivo, ma valgono le stesse regole, nazionali e regionali, del resto della popolazione. Proprio sulle scuole, la presidente ha anticipato che a breve vi sarà la possibilità di effettuare in farmacia tamponi gratuiti, pagati dalla Regione, per tutti gli studenti sino a 18 anni, in vista della riapertura degli Istituti.
Infine è stato affrontato il tema degli ospedali della rete umbra. Pur partendo dalla situazione attuale, che vede a oggi l’Umbria come quinta regione in Italia con più posti letto covid liberi negli ospedali, è stato annunciato che domani sarà adottata una delibera dalla Giunta, in riferimento al Piano pandemico, che prevede l’avvio dello “Scenario 4” e dà mandato al Commissario Covid di passare al “5” se ve ne fosse la necessità. Il primo scenario consta nell’attivazione di 197 posti covid negli ospedali già coinvolti (Perugia, Terni, Foligno e Città di Castello) mentre il successivo riguarderebbe, se ve ne fosse bisogno, un ampliamento di posti letto e l’utilizzo parziale di ulteriori strutture. Il tutto dopo coinvolgimento delle istituzioni locali, in maniera progressiva e graduale a seconda delle necessità e in maniera paritetica territorialmente, senza l’individuazione di covid hospital. Il Piano emergenziale, nella sua massima espansione ad oggi non necessaria, può arrivare a ospitare 700 pazienti covid in area medica e 200 nelle terapie intensive.