L’isolamento infrastrutturale, autostradale si è rivelato in questo caso un vantaggio
“Una provincia sembrerebbe poter a giorni raggiungere per prima (tra tutte quelle italiane) la stabilizzazione del numero dei contagiati da Covid: quella di Perugia”. Giorni, non settimane. Come riporta oggi il Corriere dell’Umbria, lo ha scritto su scienzainrete.it Giovanni Sebastiani, ricercatore dell’Istituto per le applicazioni del calcolo “M. Picone” del Cnr. Lo ha anticipato domenica il Corsera. I dati confermano: un solo contagiato in più alle 8 di lunedì 13 aprile. Anche se a fronte di 68 tamponi: molto sotto la media.Umbria fortunata o politiche di prevenzione più efficaci?
Entrambe le cose, visto anche il tasso più basso d’Italia per la mortalità (3,9%) e i dati dei guariti.
Sebastiani espone una teoria, suffragata da numeri: le città col più alto numero di contagi sono dislocate lungo le maggiori autostrade italiane. Quello che è un gap storico dell’Umbria, l’isolamento infrastrutturale, autostradale (solo lambita dall’A1, conta giusto il raccordo Perugia-Bettolle), ma anche ferroviario e aereo, si è rivelato in questo caso un vantaggio, in quanto ha ridotto al minimo il propagarsi del virus dall’esterno.
