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Confcommercio Umbria: “Prolungare gli ammortizzatori sociali per salvare il lavoro”

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Il presidente di Giorgio Mencaroni: “Bisogna garantire liquidità a famiglie e imprese

Giorgio Mencaroni
Giorgio Mencaroni

“Le imprese che sono state costrette subito ad attivare gli ammortizzatori sociali in deroga, a causa dell’interruzione dell’attività per il contenimento del contagio da Covid-19 , si trovano già nella settima settimana. Questi strumenti di sostegno sono limitati a nove settimane: un periodo troppo breve per l’emergenza in corso . Occorre quindi prevederne da subito il prolungamento per consentire alle imprese di mantenere gli attuali livelli occupazionali, che potrebbero essere a rischio specialmente in tutti quei casi in cui non è prevista una ripresa a breve delle attività.

In Umbria comincia a profilarsi una emergenza lavoro – aggiunge il presidente di Confcommercio Umbria Giorgio Mencaroni – ma le imprese, in enorme difficoltà per la chiusura obbligata e il mancato guadagno, vogliono fare il possibile per sostenere i propri collaboratori, con i quali spesso hanno anche rapporti personali consolidati, che rappresentano un patrimonio di competenze che non deve essere assolutamente disperso, e che sarà anzi prezioso quando l’economia potrà finalmente ripartire.

Il prolungamento degli ammortizzatori sociali, cassa integrazione in deroga e Fis, è una condizione imprescindibile per alleggerire questa situazione così drammatica e consentire alle famiglie di poter contare su una liquidità indispensabile per andare avanti.

Quello della liquidità – aggiunge il presidente di Confcommercio – è oggi un problema pressante anche per ogni imprenditore, perché anche se alcune scadenze sono state posticipate non possiamo esimerci dal pagare ad esempio i nostri fornitori, e le nostre casse cominciano ad essere vuote.

Difficile oggi chiedere liquidità in banca, dove è pressoché impossibile presentare ipotesi di bilanci provvisori che siano credibili, viste le incertezze che stiamo vivendo.

Il decreto liquidità stenta a partire; invece alle imprese occorre liquidità immediata e senza burocrazia, che dovrebbe essere integrata con indennizzi di ristoro a fondo perduto per le imprese più piccole, seguendo l’esempio di Germania e Francia.

Attendiamo con ansia l’operatività delle importanti misure annunciate dalla Regione Umbria. Sappiamo che si sta lavorando intensamente ai bandi che usciranno al più presto.

La nostra raccomandazione, già condivisa con l’assessore allo sviluppo economico Michele Fioroni – conclude il presidente Mencaroni – è che siano aiutate in primo luogo le imprese più danneggiate da questa emergenza, sulla base dell’entità dei danni che hanno subito. Ci sembra il criterio più giusto”.