Home Economia Cna: “Le costruzioni possono guidare il rilancio dell’economia umbra”

Cna: “Le costruzioni possono guidare il rilancio dell’economia umbra”

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Mirko Papa, presidente Cna Costruzioni Umbria

Serve una forte regia regionale per la rigenerazione urbana e la semplificazione degli appalti pubblici

Mirko Papa, presidente Cna Costruzioni Umbria

“Cogliere al volo l’opportunità delle misure varate dal Governo, magari implementandole a livello regionale, per rilanciare le imprese delle costruzioni e la malmessa economia umbra.”

Dopo la presa di posizione dei giorni scorsi sulle infrastrutture regionali, Cna punta massicciamente sul rilancio del settore delle costruzioni che, decimato dai lunghi anni di crisi, oggi può trovare nuova linfa grazie ai provvedimenti contenuti negli ultimi decreti varati a livello nazionale per far fronte ai contraccolpi economici dell’emergenza Covid-19.

“Quello delle costruzioni è l’unico settore che può dare una forte spinta alla ripresa della domanda interna – dichiara Mirko Papa, presidente di Cna Costruzioni Umbria -, che in questo momento sarà fondamentale per sostituire le possibili perdite che potremmo avere sul fronte delle esportazioni e del turismo nel corso dei prossimi mesi. Perciò abbiamo chiesto all’assessore regionale ai lavori pubblici, Enrico Melasecche, la convocazione urgente del tavolo delle costruzioni, per arrivare alla costituzione di un vera e propria cabina di regia che ci permetta di calare sul territorio una serie di misure nazionali, a cui la Regione potrebbe affiancarne altre per dare un’ulteriore spinta.”

“Ci riferiamo – aggiunge Pasquale Trottolini, responsabile regionale di Cna Costruzioni – alla serie di provvedimenti nazionali già adottati o in via di definizione dal governo, che ci danno motivo di credere che proprio dalle imprese che hanno maggiormente sofferto negli ultimi dieci anni potrebbe arrivare una prima soluzione agli sconquassi provocati dal virus. Senza contare che queste misure consentiranno di riqualificare interi pezzi di città e territori. Quindi parliamo innanzitutto dei bonus per la riqualificazione energetica degli immobili e quelli per l’adeguamento sismico, che già conoscevamo, ma che ora sono stati potenziati e che prevedono una novità importante: la cessione del credito agli istituti bancari e ad altri intermediari finanziari, permettendo ai cittadini di monetizzare immediatamente le misure di incentivazione fiscale. Si tratta di un provvedimento voluto fortemente dalla Cna nazionale che, se verrà gestito con le giuste modalità e in tempi veloci, potrà avviare un forte processo di rigenerazione urbana.”

Per Trottolini “se a queste misure la Regione ne aggiungesse altre destinate agli enti locali per riqualificare gli spazi pubblici delle città, potremmo dare un nuovo volto alle città, dal centro alle periferie e garantire un effetto moltiplicatore importante dei consumi a livello regionale e locale.”

Ma c’è un altro tema che sta a cuore alla Cna, quello della semplificazione degli appalti e delle gare pubbliche.

“A livello nazionale se ne sta finalmente parlando – aggiunge Mirko Papa -. In particolare l’affidamento diretto dei lavori fino a 150mila euro e la negoziazione privata per tutti gli appalti con importi inferiori ai cinque milioni di euro, previsti dal decreto Semplificazioni, dovranno essere calati a terra per renderli facilmente fruibili alle imprese locali. In particolare riteniamo che la Regione potrebbe adottare per entrambi delle linee guida che spingano gli enti locali a utilizzare criteri volti a facilitare l’aggiudicazione dell’esecuzione dei lavori alle imprese locali, pur nel rispetto delle norme e delle procedure legislative. Perché far ripartire gli appalti pubblici e fare in modo, nel rispetto della legalità e della trasparenza, che tali lavori siano eseguiti dalle imprese del territorio, rappresentano due facce della stessa medaglia se si vuole davvero far ripartire l’economia regionale. Finora, l’evidenza dei fatti dimostra che molti appalti pubblici vengono aggiudicati a imprese extra regionali che non sempre sono in grado di realizzare lavori a regola d’arte e garantirne successivamente la manutenzione.”

“Per questo, secondo noi, una cabina di regia regionale può svolgere un ruolo determinante. Unitamente – conclude Trottolini – a una forte condivisione degli obiettivi tra tutte le forze politiche e sociali, partendo dalle istituzioni regionali, come abbiamo già ribadito a proposito delle infrastrutture strategiche per l’Umbria.”