Home Magione Bullismo e cyberbullismo, all’Istituto Mazzini di Magione gli studenti incontrano i Carabinieri

Bullismo e cyberbullismo, all’Istituto Mazzini di Magione gli studenti incontrano i Carabinieri

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A seguito della Giornata nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo. Istituita dal Ministero dell’Istruzione, nell’ambito del contributo annualmente offerto dall’Arma dei Carabinieri finalizzato alla “formazione e diffusione della cultura della legalità”, il Comandante della Compagnia Carabinieri di Città della Pieve e il Comandante della Stazione CC di Magione hanno incontrato gli studenti del biennio (1^ e 2^ superiore) dell’istituto omnicomprensivo “G. Mazzini” di Magione.

Gli studenti, unitamente al corpo docenti, hanno discusso di bullismo e cyber bullismo confrontandosi con i Carabinieri, analizzando dapprima il fenomeno e concentrandosi poi sulle strategie di contrasto a loro disposizione. Si è parlato dunque delle figure del “bullo”, della “vittima” e degli “spettatori”, tutti contraddistinti da ruoli e responsabilità specifiche.

L’attività è stata organizzata come una “chiacchierata” tra relatori e studenti, i quali hanno posto domande o raccontato esperienze (proprie o altrui) collegate agli argomenti trattati.

Gli incontri sono stati una occasione propizia non solo per affrontare il fenomeno e per descriverlo in maniera particolareggiata, ma anche per fornire – sia alle vittime sia a chi dovesse assistervi – gli strumenti essenziali per difendersi.

L’aspetto fondamentale, emerso nel corso di tutti gli incontri poiché suggerito dalla platea degli studenti, è certamente quello di riportare il fenomeno ad una persona di fiducia, individuata tra gli adulti o tra le figure con responsabilità educative, alla quale rappresentare il disagio proprio o altrui.

Parallelamente, si è parlato dell’importanza di “non voltare le spalle”, stigmatizzando comportamenti omertosi che, in sostanza, danneggiano la “vittima” poiché ne amplificano il sentimento di solitudine e rinforzano il “bullo”, facendo percepire a quest’ultimo una sensazione di impunità e legittimazione delle proprie azioni.

L’attività ha permesso a tutti – giovani e meno giovani – di interrogarsi sul fenomeno, individuando le strategie di difesa individuali e collettive a nostra disposizione.