Home Cronaca Bomba di Orvieto: circa 2400 cittadini verranno evacuati

Bomba di Orvieto: circa 2400 cittadini verranno evacuati

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Domenica 20 novembre al via le operazioni per il brillamento del residuato bellico rinvenuto a Ciconia

Presso la Sala Operativa della Protezione Civile di Fontanelle di Bardano si è svolta, nella mattinata di ieri, l’annunciata conferenza stampa dell’Amministrazione e dei tecnici del Servizio Comunale e della Funzione Associata di Protezione Civile per illustrare il piano complessivo della sicurezza per l’evacuazione precauzionale di circa 2400 cittadini residenti nei centri abitati di Orvieto Scalo e Ciconia che avverrà domenica 20 novembre 2022, finalizzato alla messa in sicurezza e disinnesco del residuato bellico della Seconda Guerra Mondiale rinvenuto nei giorni scorsi nell’alveo del fiume Paglia (ordigno costantemente monitorato anche a seguito delle intense piogge di queste ore).

Sono intervenuti il Sindaco, Roberta Tardani, il Coordinatore del Servizio di Protezione Civile di Orvieto, Luca Gnagnarini, il responsabile tecnico della Funzione Associata di Protezione Civile, Gian Paolo Pollini, l’Assessore alla Protezione Civile, Carlo Moscatelli, il Dirigente della Polizia Locale, Dott.ssa Alessandra Pirro, il Dott. Massimo Marchino direttore del Distretto Sanitario di Orvieto / Usl Umbria 2.

Scopo della conferenza stampa, come ha sottolineato il Sindaco, è stata l’esigenza di dare informazioni alla popolazione su come procedere al piano di evacuazione per il disinnesco dell’ordigno bellico, ovvero le fasi e i tempi di svolgimento delle operazioni di sgombero dell’area interessata entro il raggio di 826 metri. “Tutta la popolazione – ha detto – è stata informata attraverso un’azione capillare svolta dalla Protezione Civile di Orvieto ed un volantinaggio con informazioni puntuali circa le vie coinvolte dalle operazioni e l’istituzione del numero telefonico 0763-306431 dedicato attivo già da alcuni giorni a cui rivolgersi dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18 per ricevere tutte le informazioni necessarie e rappresentare le proprie esigenze di assistenza”. “Con la popolazione – ha aggiunto – abbiamo cercato di condividere anche l’opportunità di ricevere ricovero presso parenti e amici onde evitare di congestionare il Centro di accoglienza predisposto presso lo Stadio Comunale ‘Luigi Muzi’”.

Nel raggio di 826 metri dal luogo del ritrovamento del residuato bellico – tale è l’area circoscritta per l’evacuazione della popolazione che avverrà dalle ore 06 alle 08 di domenica mattina 20 novembre – parte dei centri abitati di Ciconia e Orvieto Scalo sono stati suddivisi in settori, dove sono stati previsti dei “cancelli di controllo” presidiati dalle Forze dell’Ordine e dai volontari Prociv allo scopo di non far infiltrare soggetti diversi da quelli preposti alle operazioni di trasferimento dei cittadini interessati; i cancelli serviranno anche allo smistamento del traffico che andrà verso l’area al centro delle operazioni.

Ad illustrare le successive fasi è stato Luca Gnagnarini che, ad ulteriore precisazione delle comunicazioni dei giorni scorsi, ha evidenziato che il despolettamento dell’ordigno avverrà nel range orario 8-11; conclusa la fase del despolettamento i cittadini evacuati potranno far rientro nelle proprie case. Il trasporto della bomba nel sito individuato per il brillamento avverrà invece in orario 11-14.

Il Centro di accoglienza e assistenza alla popolazione verrà allestito presso il piazzale esterno dello stadio “Luigi Muzi” in via della Svolta dove si sta approntando una tensostruttura riscaldata.

Viabilità principale

Di seguito le interruzioni alla viabilità principale durante le fasi del despolettamento:

A1 tra chiusa da Orte e Valdichiana,

Ss 71 bloccata all’altezza dell’intersezione con via Primo Maggio fino a via dei Tigli;

Ss 205 “Amerina” chiusa all’altezza della rotatoria del centro commerciale “Porta d’Orvieto”

Interdetta anche la variante che collega Orvieto scalo alla strada “Bagnorese” e la variante di Ciconia dalla rotatoria dello stadio “De Martino” fino al “Ponte Pertini”.

I flussi saranno bloccati da Polizia Locale e Forze dell’Ordine.

L’attività di deviazione del traffico verrà effettuata anche dal Servizio provinciale dell’Anas.

Trasporto Pubblico Locale nell’area di evacuazione sarà sospeso a partire dalle ore 08.

L’accesso all’Ospedale per le emergenze verrà garantito attraverso una viabilità alternativa interna.

Assistenza ai soggetti fragili

Tra le 2400 persone interessate all’area di evacuazione ci sono soggetti fragili. Con il team del Distretto Sanitario dell’Usl Umbria 2 è stato effettuato un censimento delle persone interessate dall’evacuazione che verrà completato tra giovedì e venerdì.

Si tratta di 20 soggetti, 9 dei quali saranno trasferiti con i familiari in altre abitazioni mentre le restanti 11 saranno distribuite tra l’Ospedale e le residenze protette del territorio.

Il loro spostamento verrà effettuato nella giornata di Sabato con l’ausilio delle Ambulanze del volontariato sanitario della Regione Umbria.

Sono presenti anche soggetti con una fragilità minore che saranno aiutati a spostarsi con mezzi adeguati e verranno ospitati presso la “Sala Corsica” del Centro Sociale di via degli Aceri di Ciconia, dove saranno presenti anche i volontari della Protezione Civile.

Le persone fragili saranno riaccompagnate nelle loro abitazioni dai volontari della Protezione Civile.

Assistenza ai casi Covid

Entro venerdì verrà fatto il punto su quanti sono i “positivi” all’interno dell’area da evacuare. E’ stata pensata una struttura di accoglienza,

Gli asintomatici e le persone con sintomi lievi in “contumaciale” saranno ospitati presso gli spogliatoi riscaldati dell’antistadio “Muzi”, dove è presente un’Area Grigia attrezzata di infermeria per eventuali necessità sanitarie con il supporto dei medici Uca della Usl.

Altri casi più gravi saranno eventualmente ospitati nella Zona Grigia del Pronto Soccorso ospedaliero.

Pianificazione Pronto Soccorso è prevista la dislocazione delle ambulanze sul territorio sia a servizio del 118 per le emergenze medicalizzate, sia per le altre emergenze minori.

La Funzione Associata di Protezione Civile dell’Orvietano – ha spiegato infine Gianpaolo Pollini – sarà attiva con circa 40 volontari provenienti dai vari gruppi comunali del territorio e dalle associazioni che svolgono servizi sanitari.

Questi volontari saranno impegnati nella chiusura dei “cancelli”, nell’assistenza alla popolazione e per il trasporto dei soggetti fragili. Grazie all’intervento della Regione Umbria saranno inoltre presenti altri 15 volontari che giungeranno da altre realtà umbre.