Home Terni Bandecchi, per il Viminale c’è “incompatibilità” con la carica di sindaco

Bandecchi, per il Viminale c’è “incompatibilità” con la carica di sindaco

0
Stefano Bandecchi

La replica del primo cittadino di Terni: Unicusano ha venduto la Ternana

Il Ministero degli Interni si è espresso con un giudizio di incompatibilità sulle cariche ricoperte da Stefano Bandecchi, e cioè tra il suo ruolo di amministratore di interessi privati (Unicusano) e il ruolo di sindaco di Terni.

Secondo il Viminale, l’incompatibilità viene stabilita dall’articolo 63, commi 1 e 2 del Testo unico degli enti locali e “nella legittima interpretazione estensiva operata dalla giurisprudenza”.

Va premesso che, sostanzialmente, già prima di insediarsi a Palazzo Spada, Bandecchi aveva venduto la Ternana a Nicola Guida, oltre a dimettersi dalla presidenza dell’università telematica. Fatti che, ad una prima lettura, renderebbero anacronistico il giudizio del Viminale ma che, invece, risulta pertinente quando nel testo afferma che “nonostante le intervenute dimissioni da presidente della Università Unicusano e da presidente della società Ternana Calcio Spa, Bandecchi risulta ancora titolare della carica di amministratore unico della Società delle Scienze Umane Srl e della carica di socio unico e amministratore della Ping Pong Srl”. Cioè, secondo il Ministero degli Interni, tramite le due citate società, intratterrebbe ancora oggi rapporti con l’amministrazione comunale di Terni per la questione stadio, ponendolo quindi in una posizione di conflitto di interessi.

La replica di Bandecchi non si è fatta attendere e in un video su Instagram ha ribadito il fatto che “Unicusano ha venduto la Ternana” e che se lo stadio non lo farà la Ternana lo farà qualcun altro”. Poi ha sottolineato la sua voglia di lavorare esclusivamente per il bene di Terni.