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Arrestato ultras del Perugia dopo gli scontri fra tifosi a Genova

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Le indagini hanno permesso di individuare i responsabili delle condotte più violente, uno in particolare autore di un accoltellamento

Un tifoso del Perugia Calcio è finito in carcere dopo una violentissima rissa a Genova, cui ha evidentemente partecipato in appoggio a quello che è apparso un vero e proprio regolamento di conti interno alla tifoseria rossoblù.
La polizia genovese ha eseguito nove misure cautelari nei confronti di altrettante persone otto delle quali appartenenti alla tifoseria organizzata del Genoa, dopo la rissa tra principali gruppi ultras in piazza Galileo Ferraris a Genova dopo la partita di serie B “Genoa-Perugia” giocata il 15 aprile e che vide scontrarsi una trentina di tifosi genoani, in piazza Galileo Ferraris, a Marassi, al termine della partita vinta dai rossoblù contro il Perugia. Il bilancio parziale fu di 5 feriti, trasportati in codice giallo ai pronto soccorso di Galliera e San Martino.
Secondo quanto ricostruito, la rissa sarebbe scoppiata al termine di un ‘confronto’ per uno striscione esposto all’interno dello stadio.
Le indagini, condotte dalla Digos di Genova e coordinate dalla Procura, hanno permesso di individuare i responsabili delle condotte più violente, uno in particolare autore di un accoltellamento.
Nello specifico, a due degli indagati per i reati di rissa aggravata, lesioni aggravate e detenzione illegale d’arma. è stata applicata la misura della custodia cautelare in carcere, Come detto uno di questi è un ultras della tifoseria del Perugia coinvolto nella rissa, mentre altri sette ultras genoani, tutti elementi di spicco della Gradinata Nord, sono stati sottoposti agli arresti domiciliari.

Chi sono i tifosi per cui sono scattate le misure cautelari dopo Genoa-Perugia.
In carcere Fulvio Bonavita, ultras del Genoa, e Stefano Curti, tifoso del Perugia.
Ai domiciliari Davide Masala, Cristiano Grasso, Massimiliano Leonardi, Loris Capatti, Paolo Galatà, Maxilimiano Gaozza e Simone Esposito.