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Giorgia Meloni scuote l’Umbria “Uno Stato giusto che rimette le regole a posto, è anche uno Stato che può chiedere ai cittadini d’essere responsabili e di amare la loro patria e le istituzioni”

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Piazza IV Novembre gremita di gente, politici e candidati, assieme ai presidenti Donatella Tesei e Francesco Acquaroli

Giorgia Meloni in piazza IV Novembre, la stessa che avvenne per Silvio Berlusconil la prima volta, quando fece il suo comizio elettorale a Perugia, alla sala dei Notari. La grande sala e Corso Vannucci erano pienissimi di folla, e cosi è stato per la futura Presidente, Giorgia Meloni, determinata a superare il 25 % della leadership e la scalata a governare il Bel Paese, secondo accordi ben precisi con gli altri leader della destra Berlusconi e Salvini “chi vince governa la destra e decide il futuro del Paese”.

La parlamentare ha parlato alla presenza dei candidati umbri alle elezioni politiche e ai presidenti della Regioni Umbria e Marche Donatella Tesei e Francesco Acquaroli.

Un comizio da leader determinata “Uno Stato giusto che rimette le regole a posto, che dia l’esempio è anche uno Stato che può chiedere ai cittadini d’essere responsabili e di amare la loro patria e le istituzioni, questo è il punto” e riferendosi al suo futuro impegno politico ha affermato “Non pensate che una persona sola piò cambiare il suo destino, è la nazione che può cambiare il suo destino se ci crede”.

Giorgia Meloni riferendosi all’attuale crisi delle bollette che sta mettendo letteralmente in “ginocchio l’Italia ha bacchettato il governo europeo “Noi siamo nella situazione energetica attuale – ha dichiarato – perché Italia per decenni non si è occupata seriamente del suo approvvigionamento energetico e perché l’Europa invece di preoccuparsi di fare scelte strategiche come questa stava lì a fare norme su come si cucinano gli insetti”

“Quando tentavano di segnalare che l’Europa aveva priorità sbagliate – ha sottolineato – ci dicevano che eravamo antieuropeisti”. “Se l’Europa invece di legarsi mani e piedi a nazioni che non poteva controllare per il suo approvvigionamento energetico avesse fatto scelte strategiche non dipenderebbe dalla Russia e avrebbe qualche opportunità in più” ha detto ancora Meloni.Non è questione di essere autarchici ma di essere padroni del proprio destino e l’Europa non è più padrona di niente”.

Meloni ha parlato in una piazza gremita. ed incitazioni a proseguire la sua battaglia politica e tanta ammirazione per la sua tenacia e responsabilità, e lo ha fatto alla presenza dei candidati umbri alle elezioni politiche e i presidenti della Regioni Umbria e Marche Donatella Tesei e Francesco Acquaroli.
“Abbiamo catene di approvvigionamento talmente lunghe – ha sottolineato ancora Meloni – che non le controlliamo più. E se una farfalla sbatte le ali in Asia ti ritrovi un urgano in Europa: esattamente quello che è accaduto. La globalizzazione senza regole come fatta in questi anni non poteva funzionare”.

Ha poi aggiunto”Se l’Europa invece di legarsi mani e piedi a nazioni che non poteva controllare per il suo approvvigionamento energetico avesse fatto scelte strategiche non dipenderebbe dalla Russia e avrebbe qualche opportunità in più. Non è questione di essere autarchici – ha chiarito ma di essere padroni del proprio destino e l’Europa non è più padrona di niente“.

La leader politica della destra ha aggiunto “Abbiamo catene di approvvigionamento talmente lunghe – ha sottolineato ancora Meloni – che non le controlliamo più. E se una farfalla sbatte le ali in Asia ti ritrovi un urgano in Europa: esattamente quello che è accaduto. La globalizzazione senza regole come fatta in questi anni non poteva funzionare”.

La leader di FDI soffermandosi sui temi dell’immigrazione ha affermato “Avete visto le immagini dei profughi ucraini? Donne e bambini che scappano dalla guerra. Non vi sembrano un pò distoniche rispetto a quelle dei barconi pieni di uomini in età da lavoro che abbiamo visto arrivare in questi anni? E’ qualche anno che tento di spiegare che mediamente quando la gente scappa da una guerra è più facile vedere donne e bambini perché gli uomini stanno a combattere. Mentre se ti arrivano solo uomini – ha sostenuto la leader di FdI – non stanno scappando dalla guerra, a meno che non abbiano lasciato donne e bambini a combattere. Cosa che escludo. Non è che ci volesse esattamente il genio della lampada”

Giorgia Meloni ha poi continuato a spiegare alla massa di pubblico ed alla stampa presente la missione elettorale determinata a promuovere i temi sociali ed economici oinfermati nel  documento – manifesto -meglio noto con lo slogan Pronti a risollevare l’Italia” , composto da 25 punti: dalla riforma del fisco al sostegno alla natalità fino all’aggiornamento del Pnrr.

Il Manifesto elettorale

“Sostegno alla natalità e alla famiglia”; “efficiente utilizzo di risorse Pnrr e fondi europei”; “fisco più equo e difesa del potere d’acquisto degli italiani”; “sostenere il sistema imprenditoriale italiano”; “made in Italy e orgoglio italiano”; “Sostenere la dignità del lavoro”; “Largo ai giovani”; “Rilanciare la scuola, l’università e la ricerca”; “Per un vero Stato sociale che non dimentichi nessuno”; “Il diritto a una vecchiaia serena”; “Una sanità al servizio della persona”; “A difesa della libertà e della dignità di ognuno”; “Cultura e bellezza, il nostro Rinascimento”; “Il turismo e la nostra crescita felice”; “Agroalimentare pilastro del sistema Italia”; “A difesa dell’ambiente e della natura”; “Energia pulita, sicura e a costi sostenibili”; “Ripartire da investimenti e infrastrutture; Trasporti per un’Italia più veloce, più collegata, più smart”; “Sud opportunità di crescita per l’Italia”; “Fermare l’immigrazione illegale e restituire sicurezza ai cittadini”; Una giustizia giusta e celere, per cittadini e imprese”; “Diamo  Credito a famiglie e imprese”; “Presidenzialismo, stabilità di governo e Stato efficiente”; “Italia protagonista in Europa e nel mondo”.