Home Attualità Urbani Tartufi fra le “Imprese vincenti” dell’Agroalimentare

Urbani Tartufi fra le “Imprese vincenti” dell’Agroalimentare

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La capacità di rispondere alla crisi grazie a qualità e strategie innovative, ma anche la messa a fuoco delle sfide per il futuro del settore agroalimentare sono i temi al centro della quarta tappa di “Imprese Vincenti 2021”, il programma di Intesa Sanpaolo per la valorizzazione delle Piccome Medie Imprese italiane.
Giunto alla terza edizione, il programma Imprese Vincenti ha selezionato quest’anno 112 aziende, concentrando l’attenzione sui fattori di successo delle PMI in questo particolare contesto economico segnato dagli effetti della pandemia. Nella tappa dedicata all’Agroalimentare vengono presentate 14 PMI vincenti per le strategie sviluppate in questo particolare contesto economico: Agras Delic (Milano), F.lli Passarella (Vicenza), G.E.I. (Torino), Integrus (Treviso), Italiana Confetti (Napoli), La Zootecnica Group (Pavia), LBG Sicilia (Ragusa), Molino Filippini (Lecco), Nutravant (Bari), O.R.T.O. Verde (Ancona), OP COPLA (Latina), Ponte Reale (Caserta), Surgital (Ravenna) e Urbani Tartufi (Perugia).
Due menzioni particolari per la Biotesoro (Matera) e la Boselli Nullo e Marcello (Parma), imprese selezionate da Coldiretti che durante la tappa riceveranno due premi speciali per l’agricoltura, come riconoscimento ad imprese guidate da giovani e per l’innovazione della loro attività.

L’Umbria dunque festeggia con Urbani Tartufi. “L’azienda umbra dal 1852 – spiega Intesa – si dedica al mondo del tartufo arrivando, grazie al lavoro di uomini e donne, ad essere oggi un punto di riferimento mondiale. Il tartufo Urbani non è solo protagonista di un’attività aziendale, ma di un vero e proprio impegno culturale”.
Il tartufo Urbani non è solo protagonista di un’attività aziendale ma, di un vero e proprio impegno culturale. Oggi come in passato, l’azienda ripone un’infinita cura in ogni fase della lavorazione e della distribuzione, per ottenere quella qualità assoluta che si sposa con le esigenze più sofisticate in fatto di gusto e d’immagine.


Olga Urbani, titolare della storica azienda Urbani Tartufi, racconta a  le produzioni e le commercializzazioni.
«Lavoriamo un totale di 250 tonnellate annue di prodotto così declinate: 190 tra tartufo estivo e uncinatum, 30 di tartufi neri invernali 8 di tartufo bianco pregiato d’Alba e 22 di altri tartufi tra i bianchetti, i moscatum e altre nobili tipologie».
Il Gruppo Urbani controlla sicuramente il mercato mondiale del tartufo e a volte acquista anche all’estero.

«Noi tutti», esclama la signora Olga, «vorremmo che il tartufo sia unicamente italiano ma conosciamo ovviamente le difficoltà. Auspichiamo e stiamo lavorando affinché la tartuficultura, anche attraverso il progetto Truffleland possa riportare il tartufo italiano ad essere il più abbondante ed il più popolare al mondo com’era un tempo».

In questo momento esportiamo in 76 Paesi in tutto il mondo, tra cui America, Asia, Europa. Di questo siamo molto fieri; stiamo organizzando una grande campagna istituzionale sui 170 anni che il prossimo anno festeggeremo, sei generazioni nel tartufo fatto di passione ed impegno incessante senza mai dimenticare etica e competenza.