Home Cronaca Terni, liste d’attesa infinite: si attende anche un anno per un esame

Terni, liste d’attesa infinite: si attende anche un anno per un esame

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In provincia sono oltre 23mila le richieste di prestazioni diagnosticate rimandate

Nonostante che Cigl, Cisl e Uil tempo fa siano tornati in piazza per manifestare contro “una sanità che viene purtroppo di volta in volta smembrata”, prendendo ad esempio le interminabili liste di attesa che fanno ancora registrare file impressionanti se rapportate anche al dato delle persone che rinunciano a curarsi. Al 3 dicembre 2023 erano ancora 23mila, come riporta un servizio de Il Messaggero, le richieste di prestazioni diagnostiche nella provincia di Terni, di queste 19.413 riguardavano la Usl Umbria 2 e 3.609 l’azienda ospedaliera. I numeri, seppur datati di tre mesi, sono contenuti in un atto d’indirizzo votato lunedì in consiglio comunale.

Presentato da “Innovare per Terni” ed emendato da Alternativa popolare, l’atto impegna il sindaco a tenere alta l’attenzione sulla questione.
Come riporta il quotidiano il proponente, José Maria Kenny, ha parlato di “una incapacità di risposta da parte della sanità pubblica soprattutto rispetto alle cosiddette prestazioni differibili, quelle cioè che dovrebbero essere eseguite tra i 30 e i 60 giorni”.

E ha citato i casi più eclatanti: “per quanto riguarda la Usl Umbria 2, al 3 dicembre, 531 persone risultavano in attesa di una gastroscopia da una media di 346 giorni, 121 di una biopsia da 355 giorni, 572 di una colonscopia da 525 giorni, 220 attendevano una risonanza magnetica alla testa da 195 giorni, 136 una mammografia da 215 giorni, 166 persone una visita endocrinologica da 205 e 690 una ecografia alla testa da 235 giorni”.
Forti criticità ma in misura minore anche all’azienda ospedaliera.
Qui Kenny ha parlato di “87 persone in attesa di una gastroscopia da più 370 giorni, 78 di una visita cardiologica da più di 250 giorni, 58 di un esame audiometrico da più di 615 giorni, 28 di una visita neurologica da 215 giorni”.

Intanto, per rispondere al problema, l’azienda ospedaliera ha previsto l’erogazione di oltre 1600-1700 prestazioni in più da qui a tre mesi. «Il Santa Maria – dice il direttore generale Andrea Casciari – partecipa all’abbattimento delle liste d’attesa dell’Usl Umbria 2 con il massimo contributo possibile. Nello specifico, per quanto riguarda le prestazioni ambulatoriali, abbiamo concordato con l’Azienda sanitaria locale da qui a giugno l’effettuazione di 1.600-1.700 prestazioni aggiuntive. Oltre allo standard, cioè, andiamo a garantire entro giugno queste prestazioni in più. Su questo fronte noi facciamo la nostra parte e c’è grande sinergia con l’Usl Umbria 2».