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Sul caso del paziente dimesso dall’ospedale e poi morto a casa la Procura di Spoleto indaga due medici

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A fare chiarezza sulla vicenda sarà anche la stessa Usl che ha subito avviato un indagine interna, parallela a quella della Procura della Repubblica

Sul caso dell’imprenditore Nicola Gelmetti, 65 anni, deceduto nella notte tra sabato e domenica nel letto della sua abitazione dopo essere stato dimesso dal Pronto soccorso dell’ospedale di Spoleto dove era stato accompagnato in seguito ad un malore, ora risultano indagati due medici, sui quali pesa l’ipotesi dei reati di omicidio colposo e lesioni personali colpose.
La notizia è arrivata mercoledì mattina, all’indomani degli ulteriori accertamenti delegati ai carabinieri dalla Procura di Spoleto, che cerca nuove carte per ricostruire quanto accaduto nel pronto soccorso del San Matteo degli Infermi tra le 20 e la mezzanotte.
Come noto a Spoleto il cardiologo è in servizio fino alle 20 e a quanto pare il 65enne imprenditore spoletino, vista la mancanza dello specialista sarebbe stato sottoposto ad accertamenti medici effettuati attraverso la telemedicina per poi essere dimesso poco prima di mezzanotte.

L’autopsia sul cadavere del 65enne spoletino sarà eseguita oggi all’istituto di Medicina legale dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia.

A fare chiarezza sulla vicenda sarà anche la stessa Usl che ha subito avviato un indagine interna, parallela a quella della Procura della Repubblica.