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Scuola di Polizia di Spoleto, Mosap: si al polifunzionale ma con più personale

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foto Ministero dell'Interno

Nota del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia

foto Ministero dell’Interno

«L’ipotesi di un ampliamento delle funzioni della Scuola di Polizia di Spoleto è da sempre una rivendicazione del nostro sindacato, ma serve un progetto organico e non si può ragionare per slogan». Apre così una nota del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia, che prosegue «occorre creare un complesso polifunzionale, portando all’interno anche il Commissariato, oltre a un centro reclutamento, che i non addetti ai lavori chiamano centro concorsi, che potrebbe determinare un importante indotto di migliaia di presenze a Spoleto. Contestualmente, però, chi ha responsabilità politiche e di governo, a qualsiasi livello, negli ultimi 10 anni ha permesso un lento, ma inesorabile depauperamento degli Istituti di Istruzione dove il personale, come a Spoleto, è sempre più anziano e sotto organico».

«Attualmente – continua il Mosap – la Scuola conta su 65 poliziotti effettivamente in servizio nel quadro permanente. Nel 2022 ci saranno 4 pensionamenti, nel 2023 5 pensionamenti per arrivare a 10 pensionamenti nel 2024. Il piano ministeriale di rinforzo ha previsto per il biennio 2021/2022 appena 2 unità di personale che tra l’altro arriveranno solo a giugno. Non si possono fare le nozze coi fichi secchi: un centro reclutamento ha necessità di un congruo numero di uomini, altrimenti sarà impossibile gestirlo. C’è un paradosso tutto italiano: sono previste 10.000 assunzioni in Polizia nei prossimi anni, ma non si è pensato, ad oggi, a un potenziamento delle Scuole che devono formare questo nuovo personale. Si potrebbe definire “paradosso della formazione”».

«Quindi – conclude la nota del Mosap -, sì al centro reclutamento per la Scuola di Spoleto e soprattutto sì a una struttura polifunzionale, ma solo a condizione di un contestuale, reale ed efficace piano di potenziamento degli operatori in forza al quadro permanente. In tal senso abbiamo già fatto i nostri passi nei confronti del Dipartimento della pubblica sicurezza a Roma e aspettiamo risposte concrete».