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Sanità, messo un freno alle liste d’attesa pregresse

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Con il piano d’emergenza recuperate in quattro giorni 5.563 prestazioni

Si è tenuta in Regione, a Palazzo Donini, una nuova riunione operativa in merito allo smaltimento delle liste di attesa pregresse ed il rapido svolgimento delle nuove prestazioni, riunione che ha visto coinvolti la Presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei e i vertici della sanità, tra cui l’assessore Luca Coletto, il direttore regionale Massimo d’Angelo e i direttori delle Aziende ospedaliere e sanitarie locali.
  Dall’analisi dei dati è emersa la frenata della crescita delle liste di attesa che, nonostante le 12 mila prestazioni inserite a maggio nel percorso di tutela a causa dell’introduzione del principio di territorialità distrettuale per gli over 65, gli oncologici e i fragili, ha superato di poco le 81 mila unità grazie al piano di smaltimento in corso.


  Da lunedì scorso, con l’avvio concreto del Piano, è iniziato l’abbattimento vero e proprio del pregresso, figlio dell’aumento della capacità produttiva delle aziende sanitarie regionali e dell’affidamento di parte delle prestazioni pregresse alle strutture convenzionate che hanno risposto alla manifestazione di interessi.
 Nei soli primi 4 giorni dell’attuazione del Piano si è infatti registrato un abbattimento delle liste di 5563 prestazioni (quasi 1400 al giorno di media) dato che a breve dovrà, e secondo le previsioni potrà, essere raddoppiato.
  Per ciò che concerne la nuove richieste di visite specialistiche e esami diagnostici, la capacità di risposta delle strutture pubbliche regionali è in miglioramento rispetto al passato seppur ancora inferiore di alcuni punti percentuali a quella del 2019, e ad oggi provoca un gap del 20% negativo tra prestazioni richieste e quelle effettuate senza ricorrere ai percorsi di tutela, nel rispetto del principio di territorialità distrettuale per le categorie già citate degli over 65, oncologici e fragili.
  Al fine di dare risposte migliori all’utenza si stanno adottando supplementari azioni specifiche come l’accordo con gli specialisti ambulatoriali, l’ulteriore l’allungamento degli orari per lo svolgimento di visite e esami e la sollecitazione alla sempre maggiore appropriatezza delle prestazioni richieste.
  Tra i dati analizzati, inoltre, è anche emerso che vi è una percentuale di pazienti che, senza cancellare la prenotazione, non si presenta il giorno dell’appuntamento per effettuare la prestazione fissata, dato che, seppure inferiore alla media nazionale, influisce negativamente sull’organizzazione ottimale del lavoro delle strutture sanitarie.
  I partecipanti alla riunione si sono dati appuntamento al 13 luglio prossimo quando verranno comunicati i nuovi e sicuramente significativi dati di produttività delle Aziende sanitarie e di abbattimento delle liste conseguenti l’entrata nel vivo del Piano e delle funzionali azioni messe in campo.