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Sanità, Giunta approva atti su case di comunità, piano pandemico influenzale e interventi per PNRR

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Luca Coletto

L’assessore Coletto: al via nuova fase in un contesto segnato dalla pandemia

Luca Coletto

La giunta regionale su proposta dell’assessore alla Salute, Luca Coletto, ha approvato nella seduta del 28 febbraio, tre atti di grande importanza per la programmazione sanitaria dei prossimi anni: si tratta della dislocazione delle case e ospedali di comunità, nonché delle centrali operative territoriali, nell’ambito del PNRR 2021 – 2026, del Piano strategico operativo regionale di preparazione e risposta ad una pandemia influenzale 2021-2023, nonché del Piano operativo regionale e le schede di intervento della Missione Salute 6, sempre inserita nell’ambito del PNRR.

“Si tratta di un passaggio significativo – ha spiegato l’assessore Coletto – che apre una nuova fase in un contesto, come quello sanitario, che è stato fortemente segnato dalla pandemia che comunque, rappresenta un’esperienza significativa anche per orientare le scelte future”.

Relativamente all’atto sulla dislocazione delle case e degli ospedali di comunità e delle centrali operative territoriali, l’assessore Coletto evidenzia che “sostanzialmente si punta ad un vero e proprio potenziamento della sanità territoriale prevedendo all’interno delle case di comunità molti servizi che vanno dalla specialistica ambulatoriale, al servizio di prenotazione delle prestazioni, ambulatori di medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, servizio infermieristico. Le centrali operative territoriali inoltre, – ha spiegato l’assessore – faranno sì che vengano evitati inutili accessi al pronto soccorso degli ospedali attraverso la presa in carico sul territorio di quei pazienti che per le cure possono essere indirizzati direttamente alle case di comunità”.

Per quanto riguarda il Piano pandemico, Coletto dopo aver ricordato che “l’Umbria si dota di un nuovo Piano operativo a distanza di molti anni, visto che il Piano precedente porta la data del 2007”, – ha precisato che – “lo schema approvato è in aderenza alle direttive nazionali che tratteggiano un percorso per affrontare una pandemia influenzale”.

A livello regionale quindi, è stata individuata la catena di comando in caso di pandemia con l’individuazione di una unità di crisi e di un comitato pandemico.

Al Piano sono allegati dei documenti attuativi per la gestione pratica come ad esempio la strutturazione e l’organizzazione dei servizi.

Infine, per quanto riguarda il Piano operativo regionale e le schede di intervento della Missione Salute 6 nell’ambito del PNRR, l’assessore ha spiegato che l’obiettivo del Piano regionale sarà come indicato a livello centrale, migliorare l’efficacia nel rispondere ai bisogni di cura delle persone, anche alla luce delle criticità emerse nel corso dell’emergenza pandemica, ed è articolata in due componenti fondamentali: la prima punta a potenziare le reti di prossimità, le strutture intermedie e la telemedicina per l’assistenza territoriale, la seconda ha come priorità l’innovazione, la ricerca e la digitalizzazione del servizio sanitario.

La soddisfazione del vicepresidente Morroni

Esprime soddisfazione il vicepresidente della Regione Umbria, Roberto Morroni, per le decisioni assunte ieri dalla Giunta regionale con la delibera con cui sono state definite le localizzazioni di Case di Comunità, Ospedali di Comunità e Centrali Operative Territoriali, con il riparto delle risorse destinate all’assistenza sanitaria territoriale dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

“Prende forma la riorganizzazione del sistema sanitario umbro, e si disegna il nuovo assetto della medicina del territorio – afferma Morroni – in coerenza con quanto stabilito nello schema del nuovo Piano Sanitario regionale, con particolare attenzione alle esigenze e alle richieste che provengono dalle varie zone dell’Umbria”.

“Nel ridefinire e potenziare in modo omogeneo i servizi sul territorio, cogliendo l’opportunità offerta dai fondi del Pnrr – prosegue – la Giunta regionale ha confermato anche l’impegno per rendere l’ex ospedale Calai di Gualdo Tadino un polo dell’offerta sociosanitaria a favore dell’area appenninica e dell’intera Umbria. Ai 6,5 milioni di euro già allocati con il documento programmatico per gli investimenti in edilizia e tecnologie sanitarie, si sono aggiunti circa 2,8 milioni di finanziamento a opera dell’USL n.1, portando a oltre 9 milioni le risorse destinate alla riqualificazione della struttura”.

“Comincia a delinearsi anche quello che sarà il “nuovo volto” dell’ex Calai, al quale si sta lavorando da mesi – rileva Morroni – la nascita di una Casa di comunità e di due moduli di un Ospedale di comunità, per un totale di 40 posti letto, sono i primi tasselli della nuova realtà in fase di realizzazione”.

“Nelle prossime settimane – rende noto il vicepresidente – verrà stabilito il cronoprogramma degli interventi che segneranno il nuovo corso dell’ex ospedale Calai di Gualdo Tadino. Un progetto importante per il potenziamento della sanità territoriale e per il rilancio complessivo della città”.