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Salvini, Meloni e Berlusconi a Perugia per firmare il manifesto umbro del Family day

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Salvini, Meloni e Berlusconi saranno a Perugia a firmare il manifesto delle associazioni che si ritrovano sotto il cartello “difendiamo i nostri figli”.
Dall’aborto alla scuola, dal welfare fino al modo con cui viene eletto il garante dell’infanzia e non solo. Sono contenute in tre pagine le richieste che il mondo del Family day fa ai candidati alla presidenza della Regione.
Il manifesto sarà al centro dell’appuntamento di giovedì pomeriggio (17 ottobre) al Capitini di Perugia, dove arriveranno l’organizzatore del Family day Massimo Gandolfini e i tre leader del centrodestra, pronti a dar man forte a Donatella Tesei che ha deciso di sottoscrivere il documento.
Il senatore della Lega Simone Pillon, perugino d’adozione, è parte molto attiva dell’organizzazione dell’evento.
A firmarlo sette associazioni (Family Day – Difendiamo i nostri figli, Associazione nazionale famiglie numerose, Movimento per la vita, ProVita & Famiglia, Steadfast onlus, CitizenGO e Alleanza cattolica) che rappresentano parte del mondo cattolico più conservatore.
Il manifesto chiede ai candidati di abolire la legge regionale, approvata nel 2017, contro “le discriminazioni e le violenze determinate dall’orientamento sessuale e dall’identità di genere”; l’obbiettivo, spiega il documento, sarebbe quello di “combattere equamente tutte le forme di bullismo e discriminazione, non solo quello omofobico”.
In più si chiede alla Regione di sostenere le famiglie che vogliono iscrivere i figli a una scuola privata. Tra le richieste anche l’istituzione di un assessorato o un’agenzia dedicato a famiglia e disabilità, un tavolo permanente insieme ad associazioni pro family e pro life che dovrebbe dare il proprio parere vincolante anche sulla scelta del garante dell’infanzia e dell’adolescenza e l’adozione del “fattore famiglia” per accedere ai servizi della Regione superando così il “sistema iniquo” dell’Isee.

Lunedì sull’iniziativa di Perugia si era espresso con toni critici l’ex sottosegretario Mario Giro che proprio giovedì, a mezzogiorno, terrà una conferenza stampa sul tema insieme ad Andrea Fora, capolista della civica a sostegno di Vincenzo Bianconi.
E a Giro che parlava di una spaccatura del mondo cattolico, martedì ha replicato il senatore leghista Simone Pillon (nella foto).

«Le associazioni cattoliche propongono ai candidati una forte presa di posizione che aiuta la chiarezza della loro azione politica sui temi valoriali – dice il senatore – perché è nel patrimonio culturale dell’essere umano il poter riaffermare il diritto del bambino ad avere una mamma e un papà senza che vi sia lo squallido mercimonio del traffico di gameti o dell’utero in affitto o di altre aberranti presunte verità che il “pensiero unico” vorrebbe imporre. Le associazioni cattoliche sosterranno legittimamente col voto chi, dunque, scelga la via della difesa dei nostri valori, e rimanga legato alle proprie convinzioni senza svendere gli umbri, la loro terra e le loro profonde radici cristiane per una poltrona o un privilegio in più».