In corte d’assise a Perugia nuova udienza in cui hanno testimoniato i due dipendenti sopravvissuti alle fiamme
Nuova udienza del processo per l’esplosione della Green Genetics di Gubbio, avvenuta il 7 maggio 2021 in cui morirono Elisabetta d’Innocenti e Samuel Cuffaro e rimasero gravemente ferite altre due persone.
Nel processo, che si celebra di fronte alla Corte d’Assise di Perugia, sono 5 gli imputati, tutti legali rappresentanti o – secondo l’accusa – soci occulti della società, accusati di duplice omicidio volontario con dolo eventuale.
In aula la testimonianza di Alessio Cacciapuoti, dipendente della ditta che produceva cannabis light, che ha avuto ustioni per il 75% in tutto il corpo in seguito all’esplosione del laboratorio, fino a subire anche l’amputazione di una gamba, rimanendo per giorni in coma e in pericolo di vita.
All’epoca dei fatti Alesso, oggi 20enne, non era ancora maggiorenne, in aula, assistito dall’avvocato Francesca Pieri, ha ripercorso quei terribili momenti, e ha spiegato che non conosceva il metodo di lavorazione della cannabis con l’utilizzo di pentano e che le uniche precauzioni, su suggerimento dei datori di lavoro, erano quelle di non fumare e di indossare una mascherina con filtro.
Testimonianza in aula anche di Kevin Dormicchi, assistito dall’avvocato Riccardo Vantaggi, come lui sopravvissuto a quell’inferno e che ora lavora come operatore sociosanitario. Alla Green Genetics c’era andato a lavorare, nel 2020, perché quel corso se lo voleva pagare con i suoi soldi. Kevin ha detto: “È ancora tanto dura, spero che la giustizia faccia il suo corso, ma sono ricordi indelebili”.
Tra i testimoni, oltre a un vigile del fuoco che effettuò anche i sopralluoghi all’indomani dell’incidente, e a un carabiniere, sono stati sentiti i genitori di Samuel, Gaetano e Fiorella, assistiti dall’avvocato Ubaldo Minelli.
