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Regione, question time su “stabilizzazione personale sanitario che ha prestato servizio durante l’emergenza Covid-19”

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Luca Coletto
Luca Coletto

Interrogazione dei consiglieri Pd Meloni, Bori, Bettarelli e Paparelli all’assessore Coletto

L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha discusso questa mattina l’interrogazione a risposta immediata presentata dai consiglieri regionali del Partito democratico Simona Meloni, Tommaso Bori, Michele Bettarelli e Fabio Paparelli che chiedeva alla Giunta la “stabilizzazione personale sanitario che ha prestato servizio durante l’emergenza Covid-19”.

Illustrando l’atto in Aula Meloni ha domandato all’Esecutivo di Palazzo Donini “come intende procedere per stabilizzare il personale sanitario finora coinvolto a tempo determinato, alla luce delle difficoltà economiche in cui versa la Sanità Umbra, palesate dal Direttore regionale della sanità Massimo d’Angelo. Inoltre chiediamo di conoscere la ricognizione della platea dei soggetti del Sistema sanitario regionale che ricadono nei requisiti della legge di bilancio 2022, suddivisi per Asl e Aziende ospedaliere. Alcune Regioni, tra cui Lazio, Liguria, Puglia, Piemonte e Calabria hanno già avviato il percorso per la stabilizzazione del personale sanitario che ha maturato i requisiti. L’emergenza personale che riguarda il nostro Sistema sanitario regionale e che rende l’Umbria una delle regioni con una maggiore contrazione di operatori sanitari e socio sanitari. In Umbria su 976 operatori sanitari reclutati nel corso dell’emergenza Covid, i precari sono complessivamente 869 (163 medici, 389 infermieri e 317 altro personale). Secondo la federazione Cimo-Fesmed, il sindacato dei medici dirigenti, in Umbria mancano 285 dottori, di cui 69 primari. Eppure l’ultima email trasmessa dal Direttore regionale della Sanità, Massimo D’Angelo, il 26 agosto scorso ai direttori generali delle due Usl e delle due Aziende ospedaliere, si legge di ‘soprassedere ad ogni assunzione in attesa delle specifiche azioni di rientro dalla sforamento che dovranno essere a breve definite e comunicate da questa amministrazione’. I numeri del bilancio della sanità che non tornano e l’assenza di personale stanno mettendo letteralmente in ginocchio il sistema sanitario regionale costringendo il personale ad enormi ed ulteriori sacrifici ed un inaccettabile allungamento dei tempi di attesa per le prestazioni sanitarie. La possibilità per gli enti del Servizio sanitario di stabilizzare il personale assunto a tempo determinato durante l’emergenza rappresenta una risposta concreta alle esigenze delle Aziende sanitarie e ospedaliere. Per questo è necessario ed urgente che la Giunta regionale e l’Assessore competente affrontino, senza ritardi, le questioni legate alla stabilizzazione del personale sanitario coinvolto”.

L’assessore Luca Coletto ha risposto che “in coerenza con il percorso di stabilizzazione dei precari della sanità della Regione Umbria, è stato recepito l’accordo finalizzato alla valorizzazione del personale che ha prestato servizio durante l’emergenza covid. L’accordo sottoscritto potrà essere applicato nei limiti di spesa previsti per il personale di ciascuna azienda. I limiti di spesa esistono ancora e sono ben definiti e monitorati. Le aziende effettueranno una ricognizione a cui seguiranno le procedure di stabilizzazione. L’iter è in corso. Gli interessati alla procedura dovrebbero essere 189 nelle Usl e 117 nelle aziende ospedaliere. Un dato che potrà essere confermato dopo la pubblicazione dell’avviso. La circolare del direttore generale si riferiva ad uno stop provvisorio e non certo definitivo alle assunzioni”.

Il consigliere Meloni ha replicato che “immaginavamo che avreste preso tutto il tempo possibile per le proroghe previste dalla legge. Ma al dicembre 2023 manca un anno e vorremmo che nel frattempo si stabilizzassero più persone possibili, visto che la nostra Sanità vive grandi difficoltà, a scapito dei pazienti che non possono accedere a servizi primari in tempi celeri”.