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Regione, Fora: riformare legge su formazione professionale

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Andrea Fora
Andrea Fora

Il consigliere di Patto Civico per l’Umbria annuncia una proposta in merito

Andrea Fora
Andrea Fora

“Il sistema della formazione professionale in Umbria necessita da diverso tempo di una riforma, anche per essere più conforme alle modifiche delle leggi nazionali e dei cambiamenti in atto”. È quanto dichiara il consigliere regionale Andrea Fora (Patto civico per l’Umbria) che annuncia di aver presentato una proposta di legge di riforma della legge regionale ‘30/2013’.

“Una proposta – spiega Fora – che ho elaborato a partire dai bisogni e dalle evidenze di quanto già sperimentato in questi anni da parte dei principali centri di formazione della nostra Regione e che furono sottoposte all’attenzione dei candidati di tutti gli schieramenti politici anche alle recenti elezioni regionali. Il testo depositato è aperto al contributo migliorativo di quanti volessero approfondire nel dettaglio ogni aspetto, e proprio per questo la settimana scorsa ho inviato una lettera a tutti i capigruppo dell’Assemblea legislativa sottoponendolo alla loro attenzione ed eventuale sottoscrizione, perchè il sistema della formazione professionale non ha bisogno di bandierine partitiche ma di risposte unitarie per soddisfare sempre più e sempre meglio l’esigenza di tante ragazze e tanti ragazzi del nostro territorio e del sistema delle imprese locali”.

“La norma – prosegue Fora – prevede 5 articoli che operano diverse modifiche alla legge 30. Al momento non si prevedono ulteriori oneri a carico del bilancio regionale, a parte la previsione, dal prossimo anno (ovviamente emendabile e quindi si potrebbe anche anticipare al 2020), della quantificazione con la legge di bilancio di un fondo che faciliti il superamento della logica di bandi annuali e renda più snelle le procedure e i relativi adempimenti”.

“Con la proposta presentata – sottolinea Andrea Fora – ci si prefigge di raggiungere sette obiettivi che da anni venivano segnalati all’attenzione dell’Assemblea legislativa: una piena attivazione dei percorsi di IeFP secondo la normativa nazionale con l’introduzione a regime del quarto anno; uno strumento di accreditamento specifico per le Agenzie di formazione che operano in particolare nella fascia dell’obbligo scolastico; una programmazione di corsi di formazione professionale post diploma legata ai bisogni reali dei territori e delle imprese anche mediante l’istituzione di una Conferenza specifica; una incisiva azione di politiche di orientamento; una particolare attenzione ai soggetti a rischio di dispersione o di emarginazione culturale e sociale; superare nel medio periodo la logica dei bandi annuali consentendo così una programmazione; una migliore pianificazione dei corsi secondo i tempi del calendario scolastico”.

“Ritengo – conclude Fora – che si possa ulteriormente migliorare quanto presentato. È però importante che l’Assemblea legislativa vari quanto prima la riforma del sistema della formazione professionale anche in considerazione delle problematiche che si dovranno affrontare con il prossimo anno educativo 2020/2021 a causa della incerta situazione del sistema scuola, della possibilità o meno di lezioni frontali, della scelta (ovviamente ragionevole e giusta visto quanto successo) di una valutazione minimamente sufficiente per ogni ragazzo/a e quindi la possibilità per tutti garantita di accedere all’anno successivo”.