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Rapporto Inps, in provincia di Perugia dati impietosi sull’indice di invecchiamento e sulla natalità

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Presentato a Palazzo Cesaroni il Rendiconto Sociale Provinciale 2022 INPS Perugia

Venerdì 20 ottobre si è tenuta a Perugia, presso la Sala Brugnoli di Palazzo Cesaroni, sede dell’Assemblea Legislativa dell’Umbria, la presentazione del Rendiconto Sociale Provinciale 2022 INPS, su iniziativa della Direzione e del Comitato Provinciale.
Il rapporto documenta l’attività svolta dall’Istituto nella provincia di Perugia nel corso dell’anno scorso e il suo impatto sull’economia e sulla vita di cittadini, famiglie e imprese.
Dalla presentazione emerge nel dettaglio per la provincia un quadro “impietoso” relativamente all’indice di natalità e quindi di invecchiamento, un indice di “non buona e non stabile occupazione” e di conseguenza un aumento costante delle prestazioni legate alle indennità per non autosufficienza, a cui si lega il dato delle pensioni di invalidità che mettono in evidenza poi un quadro “molto negativo” dello stato di salute della popolazione.
L’evento si è aperto con i saluti e i contributi del Presidente dell’Assemblea Legislativa Marco Squarta, del sindaco di Perugia Andrea Romizi e del Segretario della Camera del Lavoro CGIL di Perugia Simone Pampanelli.
Dopo l’introduzione del Presidente del Comitato Provinciale Simone Polverini, i lavori sono proseguiti con l’intervento del Direttore Provinciale di Perugia Daniele Bernacchi il quale, dopo aver ringraziato i numerosi partecipanti all’evento, ha presentato i principali dati del Rendiconto.
Alla Tavola rotonda in programma sul tema “Quadro sociale ed economico della Provincia di Perugia: valutazioni evolutive di medio e lungo termine”, moderata dal giornalista RAI Ivano Porfiri, hanno partecipato:

  • Federico Malizia, Presidente sezione di Perugia Confindustria Umbria,
  • Simone Polverini, Presidente del Comitato Provinciale INPS Provincia di Perugia e in rappresentanza delle OO.SS.,
  • Antonio Maria Di Marco Pizzongolo, Direttore Regionale INPS Umbria,
  • Andrea Cardoni, Docente Università degli Studi di Perugia,
  • Stefania Proietti, Presidente della Provincia di Perugia.
    Ha concluso i lavori il Presidente del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza dell’INPS Roberto Ghiselli, promotore dell’iniziativa di rendicontazione sociale a livello regionale e provinciale in tutta Italia.
    Nel corso dell’evento, il Presidente del Comitato Provinciale di Perugia Simone Polverini ha rilevato l’importanza dell’iniziativa che, per la prima volta, fotografa a livello provinciale la situazione socioeconomica della realtà territoriale umbra. Si tratta, infatti, di una occasione importante che porta a conoscenza tutti gli attori sociali di dati certi su cui riflettere per incardinare politiche e proposte che si orientino alla risoluzione dei problemi dei cittadini della nostra provincia.
    Il Direttore regionale per l’Umbria Antonio Maria Di Marco Pizzongolo ha sottolineato l’impegno massimo dell’Istituto nella presa in carico dei bisogni dell’utenza. L’INPS, infatti, ha dedicato molteplici canali per ottenere informazioni e consulenza specialistica: dall’accesso ai diversi front office in Perugia e nella cinque agenzie territoriali della provincia, al contact center, fino a modalità innovative di interazione a distanza in web meeting con i funzionari dell’Istituto.
    Il Direttore provinciale di Perugia Daniele Bernacchi, lieto di avere avuto l’opportunità di realizzare questa iniziativa a livello provinciale, ha aggiunto che la presentazione del Rendiconto Sociale Inps della Provincia di Perugia rappresenta una importante occasione per illustrare alle Istituzioni del territorio e alla cittadinanza l’attività realizzata e per mettere a disposizione della collettività la ricca ed articolata mole di informazioni statistiche di cui l’Istituto dispone. L’opera della Direzione provinciale INPS di Perugia coinvolge, in modo diretto o indiretto, di fatto tutti i cittadini ed i soggetti economici della Provincia avendo gestito, nel corso del 2022, 208.000 domande di servizio, 69.000 operatori economici, autonomi ed aziende con dipendenti, oltre un miliardo e mezzo di euro di entrate contributive e 128.000 iterazioni con l’utenza, vuoi in modalità tradizionale, vuoi attraverso i moderni strumenti di contatto di natura immateriale.