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Perugia, tasse al Comune scese di quasi 150 euro per ogni residente

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Nel capoluogo le entrate di Imu, Tari e addizionale Irpef, tornano ai livelli pre-Covid

I cittadini residenti a Perugia in dieci anni hanno visto il proprio debito pro-capite scendere di quasi 150 euro, Un dato che si contrappone al fatto che con la ripresa post-pandemica le entrate tributari del Comune sono tornate a crescere e ciascun abitante del capoluogo nel 2022 ha versato in media 689 euro nelle casse di Palazzo dei Priori.
E’ quanto emerge dal Rendiconto 2022, approvato alla Giunta comunale la settimana scorsa e che presto comincerà l’iter in Commissione, dopo che è già iniziato quello sul Bilancio previsionale.

Come riporta La Nazione, una delle voci più significative per l’ente è proprio quella delle entrate tributarie che evidenzia un incremento pari al 2,36% nel 2022, pari 591.791 euro, derivante dalla combinazione di diversi fattori. In primo luogo, vengono meno i trasferimenti statali per fronteggiare l’emergenza Covid:i ristori sono passati da 2.821.919 euro nel 2021 a 382mila (un anno fa erano esenti cinema e teatri ad esempio). Dunque se nel 2021 si erano pagati 257 euro pro-capite di Imu (41,8 milioni), l’anno scorso si è passati a 278 (44,9 milioni), incremento dovuto sia ad un incremento del gettito ordinario (+ 685.581 euro) e sia per maggiori accertamenti derivanti dal recupero dell’evasione (2.441.778 euro).

C’è però anche l’aumento dell’addizionale comunale Irpef a incrementare il peso dei tributi dovuto alla crescita del gettito dell’addizionale stessa dopo la riduzione dovuta all’emergenza. Va rilevato che i dati registrati nel 2022 evidenziano uno sfondamento rispetto alle somme accertate nel 2021 per oltre 1.300.000 euro, passando da 110 a 112 euro pro-capite. L’imposta principale per i perugini resta sempre la Tari sui rifiuti, anche se nel 2022 ha fatto registrare un decremento per il Comune: da 47,9 a 47,1 milioni (295 euro contro 291 di quest’anno per ogni abitante) per effetto dell’eliminazione di posizioni non attive e anche dell’attività di sollecito precoattivo del gestore Gest. Ci sono inoltre proventi derivanti dal recupero dell’evasione, accertati per 1.894.630, sulla base delle notifiche effettuate nel 2022. Al netto quindi dei trasferimenti dallo Stato, ogni perugino ha versato nelle casse di Palazzo dei Priori 689 euro, rispetto ai 667 del 2021. In compenso il peso del debito è calato: ognuno aveva sulle spalle 736 euro nel 2014, sceso oggi a 589.