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Perugia, presentato il bilancio sociale redatto dalla Corte d’Appello e dalla Procura generale

Corte d'Appello

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Trasparenza, condivisione e comunicazione sono tra le caratteristiche e gli obiettivi del documento

Presentati i dati contenuti nel bilancio sociale redatto dalla Corte d’Appello e dalla Procura generale di Perugia.
Il documento si snoda in oltre cento pagine suddivise in undici capitoli che ripercorrono, attraverso dati, tabelle, grafici e approfondimenti, l’anno 2022.

Trasparenza, condivisione e comunicazione sono tra le caratteristiche e gli obiettivi del nuovo Bilancio sociale redatto dalla Corte d’Appello e dalla Procura Generale di Perugia, che si pone come primo obiettivo quello di diminuire il numero dei processi pendenti e ridurre il tempo di definizione di ogni grado di giudizio.

Il documento, elaborato per la prima volta congiuntamente dai due uffici giudiziari, che si snoda in oltre cento pagine suddivise in undici capitoli che ripercorrono, attraverso dati, tabelle, grafici e approfondimenti, l’anno 2022, è stato presentato dalla Presidente della Corte d’Appello di Perugia, Claudia Matteini, e dal Procuratore Generale Sergio Sottani, in una conferenza stampa tenutasi presso l’Aula Goretti del Palazzo del Capitano del Popolo. ieri mattina nel corso di una conferenza stampa organizzata presso l’Aula Goretti del Palazzo del Capitano del Popolo.

Il Bilancio sociale presentato è stato realizzato a costo zero, senza alcun contributo né economico-finanziario né con personale esterno all’amministrazione, ma grazie alla disponibilità, dedizione e professionalità delle funzionarie dell’Ufficio per il Processo trasversale, costituito presso la Corte di Appello dalle dottoresse Flavia Narducci ed Albina Longo, e del gruppo di lavoro costituito presso la Procura Generale dai due Luogotenenti della Guardia Finanza Teodoro Di Luca e Fabrizio Galletti, che hanno operato in equipe ed in stretta sinergia tra loro e con la collaborazione di tutto il personale amministrativo.

Quella del Bilancio sociale è un’esperienza già sperimentata autonomamente da entrambi gli uffici negli anni passati, interrotta e poi ripresa dalla Procura Generale lo scorso anno.

Risale al giugno scorso il Protocollo sottoscritto dalla Corte d’Appello e dalla Procura Generale di Perugia per la redazione di un Bilancio sociale comune, un documento che fosse al tempo stesso un momento importante di autoanalisi da parte degli uffici e contemporaneamente una convinta apertura agli stakeholders, ovvero tutti quei soggetti pubblici e privati che direttamente o indirettamente sono interlocutori dell’amministrazione o che sono comunque interessati alla sua azione, nell’ottica di una sempre maggiore trasparenza che deve caratterizzare il settore pubblico.

Il nuovo Bilancio sociale si pone quindi come strumento di conoscenza sia dell’attività svolta che del funzionamento del distretto giudiziario umbro, fornendo una precisa fotografia dello stesso.

Il documento si snoda in oltre cento pagine suddivise in undici capitoli che ripercorrono, attraverso dati, tabelle, grafici e approfondimenti, l’anno 2022.

Vengono, tra gli altri, esaminati i profili dell’impatto sulla Corte d’appello del personale amministrativo dell’Ufficio del Processo, assunto in via temporanea grazie ai fondi del Pnrr per smaltire l’arretrato e ridurre i tempi del processo.

Da sottolineare che tutti gli indicatori illustrati rappresentano dati o elaborazioni di dati, estratti da fonti istituzionali, quali Istat, Infocamere e gli applicativi statistici ministeriali in uso agli Uffici giudiziari, ed elaborati dalle unità addette all’Ufficio trasversale per il Processo della Corte d’Appello (UPP) e dal gruppo di lavoro della Procura Generale a ciò dedicato.

Dal documento emergono non solo dati numerici, ma l’impegno quotidiano degli uffici, la preferenza per un lavoro in equipe anziché in autonomia, nonché la scelta di prassi dinamiche e adattabili al continuo divenire, piuttosto che prassi rigide e cristallizzate, nonché l’apertura verso le innovazioni tecnologiche e l’informatica, non solo come strumenti organizzativi ma anche come mezzi per una migliore allocazione e valorizzazione delle risorse e professionalità umane.
L’innovazione informatica acquista però un valore solo se riesce ad instaurare il dialogo con la collettività, rendendo le istituzioni accessibili e trasparenti, cioè comprensibili.

Il Bilancio è stato messo on line nei portali istituzionali della Corte d’Appello e della Procura Generale, per una facile e rapida consultazione da parte degli utenti.

“Inoltre, in un’ottica di tutela ambientale ed in linea con la informatizzazione dell’amministrazione giudiziaria la versione del bilancio viene distribuita solo in forma digitale” – così, in una nota, la presidente f.f. Claudia Matteini e il Procuratore Generale Sergio Sottani