Home Perugia Nasce a Perugia il primo Centro recupero uomini violenti dell’Umbria

Nasce a Perugia il primo Centro recupero uomini violenti dell’Umbria

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La Regione dà l’ok all’intesa e stanzia 174mila euro per il via libera alla struttura

Il Comune di Perugia si conferma in prima linea nel contrasto alle discriminazioni ed alla violenza di genere nei confronti delle donne.
In continuità con i progetti proposti nel recente passato ed ancora in corso, su proposta dell’assessore alle politiche sociali Edi Cicchi, ha approvato la delibera con cui l’Amministrazione risponde alla manifestazione di interesse inoltrata dalla Regione Umbria dando il proprio assenso ad istituire nel Comune di Perugia un Centro per Uomini autori o potenziali autori di violenza di genere (di seguito per brevità CUAV).

L’iniziativa, che verrà finanziata dallo Stato nell’ambito del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità, prevede la creazione di strutture (I CUAV) il cui personale attua i programmi rivolti agli autori di atti di violenza domestica, sessuale e di genere, per incoraggiarli ad adottare comportamenti non violenti nelle relazioni interpersonali, al fine di modificare i modelli comportamentali violenti ed a prevenire la recidiva.

Il progetto si basa sulla convinzione che sia possibile intraprendere un cambiamento, poiché la violenza nella maggior parte dei casi è un comportamento che si può modificare e correggere attraverso l’accompagnamento e la responsabilizzazione.

I CUAV guidano gli uomini violenti all’interno di un percorso composto da diverse fasi:

– assunzione della responsabilità della violenza compiuta, attraverso la revisione critica di atteggiamenti come la negazione, la minimizzazione, la colpevolizzazione della vittima;

– sviluppo della consapevolezza degli effetti dannosi che la violenza determina sulla salute delle persone, sulla funzione genitoriale, sullo sviluppo psicofisico dei bambini e delle bambine;

-sviluppo della consapevolezza di sé, dell’altro e della relazione per migliorare la gestione degli impulsi, degli stati affettivi ed emotivi soprattutto quelli negativi;

-promozione di una riflessione critica sull’identità maschile e sull’idea di virilità e le sue interconnessioni con la violenza di genere, anche eliminando gli stereotipi e gli atteggiamenti ostili verso le donne.

A sostegno delle Reti antiviolenza di Perugia, Terni e Orvieto la Regione Umbria ha stanziato nel proprio bilancio 200.000 euro di fondi propri, cui si aggiungono i fondi del Dipartimento nazionale per le Pari opportunità per circa 158.000 euro.
Ma al momento l’unico Comune che ne aprirà uno sarà Perugia. Ieri la Regione Umbria ha stanziato 174mila euro ad appannaggio del Comune capoluogo di regione – “unico – scrive la Giunta nella delibera – che ha manifestato l’intenzione di procedere all’interno del proprio territorio comunale”.