Home Perugia Mercato Coperto, per il Pd “è tempo di una riflessione meno superficiale...

Mercato Coperto, per il Pd “è tempo di una riflessione meno superficiale e di una progettazione più concreta e attuabile”

0
Sauro Cristofani

Così in una conferenza stampa il segretario del Pd di Perugia Sauro Cristofani

Sauro Cristofani

Mercato coperto, ma anche ex carcere e Turreno, in parte San Francesco al Prato e Pavone: sono i grandi “vuoti”, fisici e progettuali, del centro storico di Perugia. “Senza un rilancio serio rischiamo di erodere la vivibilità e l’attrattività dell’acropoli e di lasciare spazio al degrado”. A sostenerlo sono i dem del capoluogo, che in una conferenza stampa tenutasi mercoledì 23 marzo, presenti il segretario Sauro Cristofani, la capogruppo Sarah Bistocchi e la segretaria del circolo del centro storico Francesca Pasquino, hanno annunciato un’interrogazione in consiglio comunale sul Mercato Coperto.

“Lo abbiamo fatto – ha sottolineato il segretario Cristofani – allarmati per i ritardi nell’individuazione di un soggetto attuatore e soprattutto preoccupati per le gravi carenze del bando di gestione. Il Mercato è la terza piazza di Perugia e il fatto che da tre anni aspettiamo ancora una soluzione ci preoccupa”. Per altro “la formula, estremamente rigida e prettamente ‘commerciale’, dell’affitto per la gestione degli spazi non sembra affatto una strategia vincente. Non tiene minimamente conto delle peculiarità del luogo, che deve continuare a essere concepito anche come luogo di incontro, di aggregazione, di vita e di cultura”. Per ultimo, ma non per importanza, c’è il tema delle opere.

“Negli ultimi tre anni – spiega Cristofani – il prezziario edilizio ha subito notevoli contraccolpi a causa della pandemia, dei bonus e ora del conflitto in Ucraina. Il bando non ne tiene conto e questo potrebbe comportare la non praticabilità o peggio il taglio delle opere programmate”. “Noi non vogliamo che il progetto di rilancio del Mercato fallisca – ha chiarito, concludendo, Cristofani- perché sarebbe un fallimento per tutta la città e non solo per chi la governa. Per questo abbiamo voluto interrogare il sindaco Romizi, con l’auspicio che si possano mettere a punto strategie e visioni concretamente realizzabili nell’interesse di tutti”.