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L’Umbria manifesta a Roma contro la sanità

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Tempi d’attesa per le prestazioni sanitarie sono diventati insopportabili per ogni cittadino

Sabato 24 giugno”L’Umbria parteciperà con convinzione sabato 24 giugno alla manifestazione nazionale in difesa dell’articolo 32 della nostra Costituzione, perché il diritto alla Salute è sempre più messo in discussione in Italia ed in particolare nella nostra regione”.

Ad affermarlo è Maria Rita Paggio, segretaria generale della Cgil dell’Umbria, che sottolinea l’ultima bocciatura subita dall’Umbria in materia di sanità pubblica da parte del Crea. “Il rapporto del centro di ricerca evidenzia in particolare due aspetti preoccupanti per la nostra regione, che come Cgil denunciamo da tempo – continua la segretaria – una quota sempre più alta di persone che rinunciano a curarsi e un tasso di ospedalizzazione per patologie croniche molto alto, indice dei mancati investimenti nella sanità territoriale”. Questioni che la Cgil, da tempo, ha posto al centro della sua campagna di mobilitazione in difesa della sanità pubblica e universale in Umbria. Campagna che nelle ultime settimane ha visto intensificarsi le iniziative di mobilitazione con assemblee, manifestazioni e attivi dei lavoratori della sanità.

Maria Rita Paggio

“La tappa di sabato, che vedrà unirsi le tante vertenze regionali aperte in una grande manfiestazione nazionale, con il coinvolgimento di oltre 60 associazioni insieme alla Cgil, rappresenta un passaggio fondamentale, ma non certo la conclusione della nostra vertenza – conclude Paggio – La difesa del nostro sistema sanitario, per anni punto di riferimento a livello nazionale per efficienza e qualità, resta per noi un obiettivo irrinunciabile e per questo continueremo ad intensificare la nostra lotta per chiedere assunzioni di personale, investimenti e per dire basta alla privatizzazione strisciante che è in atto. I tempi d’attesa per le prestazioni sanitarie sono diventati insopportabili per ogni cittadino, la Cgil non sarà mai connivente con un sistema che sta togliendo diritti ai lavoratori e alle persone”.