Provvedimento del Csm in via cautelare dopo la condanna per il caso-Palamara
La pm Manuela Comodi è stata trasferita da Perugia agli uffici giudiziari del capoluogo lombardo, con provvedimento disciplinare adottato dalla sezione disciplinare del Csm.
Processata con rito abbreviato, fu riconosciuta colpevole, in primo grado, di aver consultato, senza ragioni d’ufficio, il fascicolo relativo a Luca Palamara, sotto inchiesta a Perugia. Venne invece assolta da altri capi di imputazione che l’accusavano di ulteriori accessi illegittimi.
Il provvedimento di trasferimento disciplinare è stato preso in via cautelare in seguito alla condanna, con rito abbreviato, del magistrato perugino da parte del Tribunale di Firenze.
La pm era accusata di essersi introdotta illecitamente nel sistema informatico della Procura, con almeno uno degli accessi che ha riguardato la vicenda Palamara.
Secondo l’accusa, il magistrato avrebbe consultato il registro dei procedimenti dell’ufficio di via Fiorenzo di Lorenzo, tra il 12 e il 14 marzo 2019, in particolare interessandosi, sempre secondo l’accusa, di fascicoli inerenti “ai rapporti di amicizia”, con alcuni soggetti indagati in procedimenti non a lei assegnati, o situazioni inerenti la sfera personale del magistrato perugino.
Ora la sezione disciplinare del Csm, in via cautelare, la trasferisce al Tribunale di Milano, dove svolgerà funzioni di giudice civile.
Manuela Comodi, pm tra i più esperti a Perugia, ha coordinato diverse importanti inchieste.
Il suo nome era salito alla ribalta, a livello internazionale, per il processo sull’uccisione di Meredith Kercher.
