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Il popolo di San Giorgio onora il capodieci

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Iniziano questa sera le celebrazioni in onore del Santo guerriero

Il Capodieci è la massima autorità del Cero e come tale è il responsabile della Corsa. La carica avviene per elezione da una quarantina d’anni e, di recente, ha luogo ai primi di gennaio. Contano la tradizione ceraiola, l’esperienza, l’attaccamento al Cero, ma anche qualità morali e umane e una certa prestanza fisica. Il Capodieci partecipa a tutte le manifestazioni e le cerimonie di rappresentanza, organizza la Corsa in tutti i suoi dettagli, coordina le mute disposte durante il percorso, indica i capodieci di corsa (all’origine tre ma oggi molti di più), i bareloni e i capocinque e, da poco, anche il Capocetta. Il giorno del 15 maggio aprono la sfilata, gettano la brocca e alzano i Ceri; spetta loro di diritto prenderli nel primo tratto della “Calata” di Via Dante (dei Neri) e di abbassarli all’arrivo per l’ingresso nella Basilica di S. Ubaldo. Unico elemento che li distingue dalle divise degli altri ceraioli, è lo stemma appuntato sul petto con i simboli dei tre Santi dei Ceri, rispettivamente la mitra, l’elmo e la fiamma.
Ora siamo è il momento in cui si danno inizio alle celebrazioni in onore di San Giorgio, organizzate dalla Famiglia dei ceraioli del Santo guerriero.
Quest’anno purtroppo i riti religiosi saranno celebrati a porte chiuse. Nella chiesa di Santa Maria dei Servi in corso Garibaldi. Qui si svolgerà la messa per i ceraioli defunti, officiata dal cappellano del Cero don Stefano Bocciolesi alla presenza del presidente dei Saangiorgiari, Patrikl Salciarini, del capodieci uscente Luca Bedini e di quello della prossima Festa dei Ceri Fabio Uccellani. Il rito sarà trasmesso dal Trg alle 20,45 (canale 11).