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Gubbio, chiusura bar del Teatro Romano: “danno importante per l’intera città”

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L’amministrazione comunale ricostruisce la vicenda dopo la chiusura anticipata dell’esercizio

L’amministrazione comunale di Gubbio interviene sulla vicenda della chiusura del bar del Teatro Romano e della sua gestione. «Nel gennaio 2020 – si legge in una nota del Comune – l’intero immobile adiacente all’area archeologica era stato affidato a Fragileforte Impresa Sociale, attraverso un bando pubblico per l’affidamento di un contratto della durata di cinque anni con scadenza prevista gennaio 2025 e possibilità di rinnovo per ulteriori sei anni. Fragileforte aveva il vincolo di realizzare all’interno dell’immobile “un punto ristoro bar per la somministrazione di alimenti e bevande, da tenere aperto dal 1 aprile al 30 settembre”».

«Nel febbraio 2023 – prosegue la nota – Fragileforte ha manifestato all’amministrazione la volontà di recedere anticipatamente dal contratto con preavviso di 6 mesi, vista la mancata autorizzazione, da parte della Sovrintendenza, alla costruzione di una serra adiacente allo stabile. Al diniego del parere della Sovrintendenza il presidente di Fragileforte ha comunicato all’amministrazione comunale che avrebbe interrotto il contratto e non avrebbe riaperto il bar, in quanto, a causa della mancata autorizzazione alla costruzione della serra, veniva meno la possibilità di effettuare tutta una serie di attività preventivate dall’impresa sociale».

«L’amministrazione – continua il comunicato stampa – , dal canto suo, in attesa di riaffidare tramite nuovo bando il bar, pur di garantire la riapertura del locale per la stagione estiva, aveva dato a Fragileforte la possibilità del subaffitto, così da poter individuare un gestore che riaprisse il bar per l’estate. Il presidente Gian Matteo Montanari, in una nota inviata all’amministrazione, ha comunicato di aver “contattato 16 aziende che hanno fatto il sopralluogo e a cui ho dato le informazioni utili a prendere in gestione il Caffè (…) Al ricevimento dell’autorizzazione solo due aziende erano ancora interessate, previa verifica di fattibilità del progetto. Nel frattempo abbiamo incaricato il nostro legale di predisporre i contratti in modo da essere già pronti in caso di risposta positiva. Ad oggi entrambi gli interessati hanno risposto di non essere intenzionati alla gestione”».

«L’amministrazione – si legge a conclusione della nota – ha messo in atto tutte le azioni necessarie a poter garantire un’apertura estiva, in uno spazio che è da sempre un punto di riferimento per le famiglie eugubine e per tutti i turisti in arrivo in città. La mancata riapertura del bar in un luogo tanto strategico arreca un danno a tutta la comunità, in un’area che nel tempo è stata profondamente riqualificata da questa amministrazione, motivo per cui ci stiamo riservando di valutare ogni possibile modalità di tutela rispetto ai danni ricevuti. Siamo comunque ora in procinto, con l’avvicinarsi della data di scadenza del contratto, fissata all’ 08/08/2023, di riacquisire la disponibilità dell’immobile e di riaprire il bando per riaffidare il locale».