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Gli umbri fra i più poveri d'Europa

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Eurostat: il Cuore verde è tra le dieci regioni italiane in cui il Pil è sceso sotto la media dell’Unione europea

L’Umbria continua a scendere i gradini della povertà. Tanto da essere ormai classificata fra le dieci regioni italiane dove il tenore di vita degli abitanti, espresso dal Pil è sceso ben al di sotto della media europea. Secondo le ultime rilevazioni Eurostat per la prima volta anche l’Abruzzo supera il Cuore verde.
La ricchezza prodotta da ciascun umbro è di 24.326 euro, ben al di sotto della media nazionale che sta poco sopra i 27 mila euro. E se poi si va a vaalutare la tabella dell’andamento del Pil degli ultimi diciassette anni la percentuale dell’Umbria è andata in caduta libera.
Il 2008 rappresenta l’anno di passaggio e l’inizio della recessione. Fanno compagnia all’Umbria la Campania, la Sicilia, la Calabria e la Sardegna. A livello europeo il valore nominale del Pil sta sui 29.500 euro pro capite con Paesi che volano come il Lussemburgo dove la ricchezza prodotta in termini di beni e servizi dai residenti arriva addirittura a 90.700 euro. Nella classifica dei paesi più grandi l’Italia si conferma fanalino di coda poco sopra alla Spagna che ha un valore del Prodotto interno lordo pari a 25.500 euro. Basti dire che in Germania il Pil per abitante è pari a 38.200 euro, in Francia è 33.300. A livello regionale ci sono tutte le regioni del Nord come Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Val d’Aosta ma anche il Lazio che superano la media europea. I dati sono riferiti al 2017, non sono ancora ufficiali i rilievi del 2018, ma le previsioni, come anticipato da molti analisti, non fanno presagire percentuali di crescita rilevanti.