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Giovanni Arvedi è da lunedì 31 gennaio 2022 ufficialmente il proprietario dell’Ast, Acciai Speciali Terni

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Firmato a Essen, in Germania, il passaggio di proprietà delle Acciaierie di Terni dalla tedesca ThyssemKrupp al gruppo di Cremona

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Giovanni Arvedi è da lunedì 31 gennaio 2022 ufficialmente il proprietario dell’Ast, Acciai Speciali Terni. Nella sede di Essen della ThyssenKrupp, in Germania, è stata apposta la firma sul closing che fa quindi tornare in mani italiane l’acciaieria. Mani solide, è proprio il caso di dire, perché quello che è nato ieri è un gruppo industriale da 7,5 miliardi di euro di fatturato e oltre 6600 dipendenti, 2300 dei quali di stanza nella fabbrica ternana.Il cavaliere Giovanni Arvedi è da ieri presidente di Acciai Speciali Terni e Mario Caldonazzo amministratore delegato.
Una nota del gruppo cremonese indica anche che il cavaliere Giovanni Arvedi è stato nominato presidente di Acciai Speciali Terni e Mario Arvedi Caldonazzo amministratore delegato. Amministratori Giancarlo Stringhini, presidente delle società inox del gruppo Arvedi; i «ternani» Mariano Pizzorno e Dimitri Menicali, sono stati confermati rispettivamente cfo e direttore di stabilimento.
Nella giornata di lunedì 31 gennaio 2022 si sono tenute le assemblee di Ast e delle società controllate Terninox (Ceriano Laghetto), TK Stainless GmbH (Germania) e TK Turkey che hanno rinnovato gli organi sociali.
Da ieri dunque le Acciaierie sono ufficialmente nelle mani del gruppo Arvedi. Ad Essen c’è stata la firma del contratto con ThyssenKrupp, che comunque resta in società con una quota di minoranza, al 15%, “in segno di continuità e fiducia”, ha scritto il Gruppo Arvedi nella nota con cui ha confermato il “nero su bianco”.

Ast è uno dei quattro produttori europei di laminati piani di acciaio inossidabile, con una produzione di circa 1 milione di tonnellate e l’impiego di 2.300 dipendenti. Il Gruppo Arvedi, controllato dalla omonima famiglia, è attivo nella produzione e nella lavorazione di acciaio al carbonio e inossidabile, con oltre 4,5 milioni di tonnellate di prodotti siderurgici e 4.300 dipendenti. Grazie a questa acquisizione, si consolida tra i principali players siderurgici europei, raggiungendo 7,5 miliardi di euro di fatturato e contando su 6.600 dipendenti in Italia.
“L’operazione – si legge in una nota diffusa a margine da parte di Arvedi – rappresenta un rafforzamento del Gruppo in quanto ne completa, in una sinergia industriale, il mix produttivo”.


Ast; Palombella (Uilm): “Acquisizione di Arvedi notizia positiva, ora discussione piano industriale”

“La conclusione della trattativa tra ThyssenKrupp e il Gruppo Arvedi con l’acquisizione di Acciai Speciali Terni è una buona notizia, perché una parte essenziale del nostro settore siderurgico torna sotto il controllo di una importante società italiana che consolida e rafforza la sua posizione nel mercato nazionale e internazionale, arrivando a circa 7 mila dipendenti in tutto il mondo. Siamo pronti fin da ora ad avviare un confronto per conoscere il piano industriale e gli investimenti che si vogliono mettere in campo e che devono avere al centro la salvaguardia occupazionale e una concreta e duratura prospettiva industriale ecosostenibile”. Lo dichiara Rocco Palombella, Segretario Generale Uilm.

“Con il passaggio al Gruppo Arvedi ci aspettiamo un cambio di passo – afferma il leader Uilm – con l’inizio di una fase costruttiva e di certezze per gli oltre tremila lavoratori ternani, fra indiretti ed indiretti, che per anni hanno subìto il disinteresse e la mancanza di investimenti da parte di una multinazionale che aveva ormai deciso di uscire dal mercato dell’acciaio inox”.

“Dopo questa importante acquisizione attendiamo dal Governo l’avvio, dopo molti annunci, di un confronto nazionale per la discussione di un piano nazionale della siderurgia che rappresenta un settore industriale strategico e imprescindibile per il presente e il futuro del nostro Paese” conclude.